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San Paolo: comunità in festa per i 25 anni della chiesa

Il parroco, don Paolo Giacomazzo, ha ricordato i suoi predecessori che hanno fondato e fatto crescere la comunità, e ribadito la necessità di essere presidio di accoglienza e inclusione

La comunità della parrocchia di San Paolo ha festeggiato con grande calore i 25 anni della sua chiesa, inaugurata nel mese di marzo del 1998 dall’allora parroco, don Mario Beltrame.

A ripercorrere le tappe della parrocchia, che è sempre stata punto di riferimento di una periferia complessa, l’attuale parroco, don Paolo Giacomazzo: “Ho voluto ricordare i sacerdoti che hanno costruito questa comunità, a partire da don Antonio Trevisiol, che la fondò, e poi don Mario, la cui eredità rimane ancora molto presente nel cuore di tanti parrocchiani”. Il sacerdote missionario, infatti, in un quartiere povero, di case popolari, ha vissuto dando l’esempio di una vita semplice, fatta di carità e del prendersi cura del prossimo.

L’importante anniversario è stato celebrato, innanzitutto, con due momenti di preghiera, un’adorazione eucaristica e un incontro con i giovani del gruppo di preghiera Taizé. Poi, domenica 27 ottobre, la santa messa delle dieci e, al termine, un momento di festa con pranzo comunitario in palestra, cui hanno partecipato centocinquanta persone. E proprio quella palestra, per diverso tempo, fu la chiesa provvisoria in cui si celebrarono tutte le funzioni nell’attesa che la chiesa nuova fosse terminata. In chiesa, inoltre, una bella mostra fotografica, che ne ha ripercorso le tappe di realizzazione.

“E’ stato un bel memento per rinsaldare il legame della comunità in un momento di fatica e per cercare rinnovate energie per provare a essere ancora oggi missionari nel nostro territorio” ha raccontato don Paolo.

Durante l’omelia, poi, il sacerdote ha ribadito lo stile della comunità e ha invitato i parrocchiani, a partire dal messaggio del Vangelo, ad “amare Dio con cuore, anima e mente e diventare più capaci di amare il prossimo ed essere accoglienti con le nuove persone che verranno ad abitare nel quartiere, un quartiere di case popoloari dove si attende l’assegnazione di molti alloggi al momento sfitti”. Proprio per la natura popolare del quartiere, le strutture della parrocchia, con la palestra, il campo da calcio, quello da basket e la pista di pattinaggio, le sedi per i gruppi scout e di Azione cattolica, le giostrine per i bambini, sono stati, e sono tuttora, fondamentali per il territorio. Per questo edificio che compie 25 anni, oltretutto, gli acciacchi del tempo iniziano a farsi sentire, dai problemi al tetto, già sistemato varie volte negli anni, a quelli di umidità dei muri. Ma tra le sfide quotidiane di don Paolo, c’è soprattutto quella di far quadrare i conti: con il caro energia le bollette del riscaldamento sono diventate salatissime. “Andiamo avanti con l’aiuto della Provvidenza - ha concluso il parroco - e con una comunità che fa squadra e che voglio ringraziare, poiché si tratta di persone in prevalenza povere, che continuano ad aiutare, formando una comunità generosa”.

Alla festa ha partecipato anche il sindaco di Trevsio, Mario Conte, che è tornato così nella sua parrocchia di origine, dove ha “ricevuto insegnamenti e valori”.

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