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San Bartolomeo festeggia il compleanno della parrocchia

Grande festa per il quartiere trevigiano, il 14 e 15 maggio. Un crocevia di volti e persone, che collaborano andando al di là di provenienza e credo religioso

La parrocchia di San Bartolomeo festeggia i suoi 50 anni di storia all’insegna dell’accoglienza, dell’attenzione al sociale, della solidarietà e dell’integrazione. Sabato 14 e domenica 15 maggio i momenti più salienti. Una celebrazione che vuole essere festa per tutto il quartiere, dedicata a una parrocchia che si pone nella comunità come “Casa tra le case”: “La realtà parrocchiale - ha spiegato il parroco, don Francesco Filiputti - è molto inserita nel tessuto del quartiere, da qui nasce l’idea di non pensare solo a un momento autocelebrativo, di ricordo del passato, il ricordo è importante perché è dalla memoria che peschiamo la nostra ricchezza, ma la nostra realtà è soprattutto, oggi, un puzzle di volti di persone, che con il loro contributo rendono la casa di tutti accogliente”.

San Bartolomeo è un luogo di periferia cittadina, ma per le persone che lo abitano, spiega don Francesco, è il centro, e per questo motivo vuole “mettere al centro la persona, in quanto espressione concreta di Dio”. Così tutti sono chiamati a dare il proprio contributo: “Non ci sono gruppi particolari attivi, ma questo fa sì che tutti collaborino, a prescindere dalla provenienza e dal credo religioso. Inoltre stiamo creando tanti legami con le diverse realtà del territorio”.
E’ così che nascono le molteplici iniziative. Mentre i più piccoli giocano al “campetto”, si organizzano lezioni di lingua italiana per gli stranieri, incontri per mamme di diverse realtà religiose e culturali, corsi di teatro.
Sempre presenti sul territorio, ci sono gli Operatori di strada delle parrocchie, risorsa fondamentale grazie al proprio bagaglio di conoscenze umane e alla loro capacità di dialogo e di instaurare relazioni.

Con il Serd dell’Ulss 2, invece, assieme alle altre parrocchie del vicariato, vengono organizzati degli appuntamenti informativi per ragazzi e genitori, per creare consapevolezza sui rischi derivanti dagli abusi di sostanze. Inoltre, alcune persone, durante il loro percorso con il Servizio dipendenze frequentano dei laboratori di arte terapia in parrocchia e, qui, cominciano il loro lavoro di reinserimento, aiutando con piccoli lavori la comunità. Ma le relazioni non si fermano qui.
Con La Esse San Bartolomeo aderisce al progetto Kepler 5-14, portato avanti con le scuole del territorio contro la povertà educativa. In quest’ambito nasce il gruppo “Intrecci”, che mette in relazione mamme straniere e italiane al fine di creare una rete di solidarietà e sostegno nella quale nessuno venga lasciato indietro. Con Caritas, inoltre, è organizzato il doposcuola per i ragazzi. Poi ci sono i legami con la casa circondariale: “Due anni fa è nata l’idea delle scatole di Natale - racconta don Francesco -, mandiamo dei biglietti di Natale alle persone detenute e abbiamo raccolto da loro diverse risposte, così è nato un piccolo dialogo. Poi con l’Ufficio di esecuzione penale esterna abbiamo dato la disponibilità affinché due persone detenute potessero svolgere la pena alternativa al carcere qui con noi. Questa bella rete che si è creata con tante realtà del territorio fa sì che quando qualcuno ha bisogno di aiuto e sostegno riusciamo a intervenire. La presenza di solidarietà, l’attenzione al sociale e ai più poveri qui sono davvero forti”.

Tra le realtà importanti della parrocchia anche il bar gestito dal Noi, punto di riferimento del quartiere, aperto tutti i giorni.
La festa per i 50 anni di San Bartolomeo inizia sabato 14 maggio alle 15 con i giochi e l’animazione per i bambini, mentre in serata andranno in scena due spettacoli teatrali: “Abbiamo la fortuna di ospitare la compagnia di «Tale Teatro» che in parrocchia organizza un corso per ragazzi. Per l’occasione metteranno in scena «Alice nel paese delle meraviglie». Durante l’anno c’è anche un corso con gli adulti, nel quale insegnano a scrivere e a recitare il proprio monologo, un gran lavoro di conoscenza di sé. Inoltre il gruppo teatrale della parrocchia porterà in scena una commedia sulla storia della nostra comunità dal titolo «I nostri primi 50 anni»”. Domenica 15 messa unica alle 11 nel piazzale della chiesa e pranzo comunitario con un bel pic nic nell’area verde parrocchiale.

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