giovedì, 21 novembre 2024
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Rebus traffico a Treviso. E il divieto per i tir è una farsa

Nasce monca ed è comunque poco applicata l’ordinanza del Comune che prevede il divieto di transito per i tir da San Giuseppe. Ma vale solo per i veicoli che provengono dalla città. E così è cambiato ben poco per il quartiere. Prosegue intanto a Monigo il dibattito sul quarto lotto della tangenziale.

Lo scorso 9 giugno è entrata in vigore l’ordinanza comunale che dovrebbe deviare il traffico dei mezzi pesanti sopra le 7,5 t dalla strada Noalese, nel tratto che attraversa San Giuseppe dalle Stiore alla tangenziale, alla Castellana.
Il provvedimento in realtà riguarda per ora solo i veicoli che viaggiano da Treviso in direzione Quinto, nella direzione opposta i tir continuano a circolare liberamente. L’eventuale blocco anche nel senso opposto comporterebbe il problema dell’immissione dei camion dalla fine della tangenziale in Castellana verso sinistra, difficoltosa soprattutto nelle ore di punta. Inoltre, apporre una segnaletica adeguata anche all’uscita della tangenziale in direzione San Giuseppe risulterebbe più complesso visto che la competenza sulla tangenziale non è del comune, ma di Veneto Strade.
La comunicazione di Giunta propone una soluzione che vada a tamponare in tempi brevi la pesante situazione del traffico a San Giuseppe in attesa della “realizzazione di una serie di interventi infrastrutturali di una certa importanza e di notevole impegno economico (ad esempio il IV lotto della tangenziale, sottopasso via Castellana, Noalese bis ecc.), che per la realizzazione richiedono comunque un certo tempo”. Tuttavia questa sembra attualmente essere poco efficace, e i camion non solo attraversano il quartiere in direzione della A27, ma in alcuni casi continuano a passare anche nella direzione opposta nonostante la segnaletica che obbliga alla deviazione in Castellana sia già ben presente (vedi le foto).

Tangenziale: il fronte del no
Sebbene dunque in molti, compresa la Giunta comunale, ormai sostengano la necessità della costruzione del IV lotto della tangenziale per risolvere i problemi del traffico, c’è anche chi da anni cerca di opporsi alla realizzazione dell’infrastruttura. E’ il caso del comitato di cittadini Viabilità Nord per Treviso che in collaborazione con la sezione comunale dell’associazione Italia Nostra, dal 1995 cerca di portare alle varie amministrazioni le sue istanze per una soluzione alternativa all’opera infrastrutturale.
Marilena Rosada, fondatrice del comitato Viabilità Nord, abita in via Casette, a Monigo, nella zona sopra la quale, secondo il tracciato per il IV lotto proposto da Veneto Strade, passerebbe la strada. “In primo luogo - spiega -, nonostante il progetto di Veneto Strade, nella zona non è stata tolta l’edificabilità, a differenza di quello inserito nel piano regolatore che invece vincola le aree coinvolte da 30 anni, e lì di recente sono stati costruiti residence e abitazioni private. Inoltre tutto attorno sono presenti coltivazioni e aziende agricole che soffrirebbero enormemente del passaggio della tangenziale”. “D’altra parte - aggiunge Giancarlo Cavallin, altro membro storico del comitato - a prescindere dal tracciato, Veneto Strade o Trt, non si può dire che il IV lotto risolverà i problemi del traffico di Treviso poiché non andrebbe ad intaccare la situazione sulla Strada Ovest, la più problematica in assoluto. Per quella bisognerebbe realizzare anche il V e VI lotto, ricongiungendosi alla A27, ma l’area dove andrebbero costruiti è già densamente abitata, per non parlare dei tempi di realizzazione e dei costi. Già questo costerà per 2.900 metri circa 90 milioni, calcolando di dover aggiungere ai fondi stanziati dalla Regione i soldi per gli espropri”. “Infine – fa notare l’Ing. Romeo Scarpa, di Italia Nostra – la tangenziale andrebbe ad intaccare terreni di pregio, coltivazioni biologiche, una delle poche aree verdi rimaste a Treviso. Secondo i nostri calcoli così verranno sacrificati altri 35 campi in favore del cemento. E dire che lo stop alle cementificazioni era stato una bandiera di questa amministrazione comunale in campagna elettorale. Senza contare che è provato che costruire nuove strade porta nuovo traffico”.

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