martedì, 10 settembre 2024
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Raccolti più di 5.000 euro per i boschi di Zoppè di Cadore

Cerimonia di consegna delle somme raccolte nell’ambito dell’iniziativa “Dona un albero al bosco di Zoppè di Cadore”, promossa dalla trevigiana Giustina De Prà, capace di coinvolgere vari club cittadini come Lions Club Treviso Host, Soroptimist International Club e Associazione Maria Cristina di Savoia.

Giovedì 20 dicembre, nella Sala degli Arazzi di Ca’ Sugana, si è svolta la cerimonia di consegna delle somme raccolte nell’ambito dell’iniziativa “Dona un albero al bosco di Zoppè di Cadore”, promossa dalla trevigiana Giustina De Prà, capace di coinvolgere vari club cittadini come Lions Club Treviso Host, Soroptimist International Club e Associazione Maria Cristina di Savoia.

Giustina De Prà si è impegnata in prima persona per favorire l’acquisto di nuovi alberi per il bosco di Zoppè di Cadore, danneggiato dall’ondata di maltempo di fine ottobre, essendo legata al territorio zoldano e alla cittadina bellunese per il servizio prestato nel territorio nel periodo della terribile alluvione del 1966 dal defunto marito Eligio De Prà, medico specialista in Ostetricia e Ginecologia.

La signora “Giusi”, grazie al concerto tenutosi a Bigolino di Valdobbiadene e al coinvolgimento di vari club trevigiani, è riuscita così a raccogliere circa 5.000 euro per il rimboschimento dei territori feriti.

Alla cerimonia partecipato il sindaco di Treviso Mario Conte, l’assessore allo Sport, Partecipazione e Istruzione Silvia Nizzetto, il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Iannicelli, il primo cittadino di Zoppè di Cadore Renzo Bortolot e Merino Mattiuzzi, fratello del vice sindaco di Zoppè Giulio, artista amante della montagna, noto per essere “colui che parla con gli alberi”.

«Ringrazio la signora Giustina per la grande opera di volontariato che attesta, ancora una volta, come i trevigiani abbiano un cuore grande», afferma il sindaco Mario Conte. «Fra l’altro, sono molto felice di incontrare oggi persone che hanno a cuore la montagna e chi, come il signor Merino, parla con gli alberi, perché io stesso, sulle nostre montagne, vado spesso a vivere la natura nella sua vera essenza».

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