Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Quartiere Sant’Angelo: al via i lavori e mesi di disagio
Di una cosa gli abitanti del quartiere di Canizzano, e, soprattutto, Sant’Angelo e Santa Maria del Sile sono certi: da fine aprile inizierà un periodo, non proprio breve, di grandi disagi per la viabilità. Non hanno cercato di nascondersi dietro a false promesse il sindaco Mario Conte e gli assessori Sandro Zampese, ai Lavori pubblici e Andrea De Checchi, alla Viabilità. Insieme a un folto pubblico interessato, a dar man forte all’Amministazione comunale anche gli assessori Gloria Sernagiotto, Riccardo Barbisan, Alessandro Manera, nell’incontro promosso, lo scorso 4 aprile nel salone della Pro loco di Sant’Angelo, da Nicola Torresan, presidente della Commissione Lavori pubblici.
Il primo piccolo grande disagio che gli abitanti dovranno patire sarà quello relativo ai lavori di rifacimento e impermeabilizzazione del sottopasso ferroviario di via Sarpi, un’opera nata nel peggiore dei modi, con la prima ditta appaltatrice fallita, lavori fatti talmente male che il sottopasso finiva allagato a ogni pioggia un po’ più consistente. Almeno fino agli ultimi interventi di due anni fa che, pulendo e drenando, ne hanno migliorato, ma non assicurato la totale impermeabilizzazione, tanto che infiltrazioni sono presenti sia dalle pareti che dal sottosuolo. I lavori, già appaltati, che dureranno, salvo imprevisti e maltempo, cinque mesi, hanno un costo di oltre un milione di euro, 700.000 euro messi dal Comune.
E fin qui il disagio potrebbe anche essere sopportabile, con deviazione del traffico e della linea 55 del bus, verso la città per via San Zeno, con contemporaneo maggiore utilizzo del sottopasso ferroviario di via Nascimben, che, però, insiste su una stradina stretta di campagna, e della Tangenziale.
Ma il peggio, per la viabilità del quartiere, arriverà quando, a fine giugno, e quindi con almeno due mesi di contemporaneità, si darà il via al rifacimento di ponte Ottavi, dove sono stati riscontrati problemi di capacità statica. Un ponte di inizio Novecento che non potrebbe sopportare il flusso di traffico previsto quando inizieranno i lavori per la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale in via Benzi e un sottopasso carraio e ciclopedonale in via Cacciatori.
Opere sequenziali, dunque, prodromiche al grande intervento di eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Treviso-Castelfranco.
Il nuovo ponte in via Ottavi sarà in metallo, installato sul posto, a unica campata, più alto di 15 cm sul pelo d’acqua, a 2 corsie e con 2 metri di piste ciclopedonali divise con guardrail dalle corsie, in modo da renderle sicure. I lavori si stanno appaltando in questi giorni, costeranno circa 2 milioni di euro, 500.000 euro del Comune, 1 milione della Regione Veneto e 500.000 euro di Rfi. Dureranno circa un anno, anche se l’assessore Zampese si è augurato un minor tempo per tutti e due gli interventi, in modo che la fase di sormontazione sia effettivamente limitata ai mesi di luglio e agosto, quando le scuole sono chiuse. “Ci adopereremo per disincentivare il traffico che attraversa ora il quartiere, dirigendolo lungo le arterie Noalese e Tangenziale, lasciando spazio ai frontisti”, ha sottolineato Zampese.
In effetti, al mattino, e poi alla sera, la zona è attraversata da moltissime automobili provenienti dai Comuni a sud di Treviso, che evitano il traffico della Noalese e anche del Terraglio, finendo per intasare questa parte della cintura urbana trevigiana.
I cittadini presenti all’incontro non hanno potuto far altro che ascoltare, prendere atto, raccomandarsi che i lavori siano fatti correttamente (un altro pasticcio in via Sarpi sarebbe intollerabile...), augurandosi il rispetto dei tempi.
E, in cambio, hanno avuto delle anticipazioni su altri lavori che riguarderanno la zona, volti a migliorare la viabilità e la sicurezza. E’ il caso della pista ciclabile lungo via Sant’Angelo e via Canizzano, di cui ha parlato l’assessore De Checchi, che dovrebbe mettere al riparo i ciclisti in una via molto trafficata e su cui insistono scuole elementari. Siamo alla fase preliminare, con espropri di una fascia di alcuni terreni agricoli, per il tardo autunno è prevista la progettazione esecutiva e la ricerca di contributi regionali e di fondi europei. La pista sarà dotata anche di postazioni di bike sharing.
Dopo via Selvatico e via Tron, ora via Torre d’Orlando è interessata dalla sostituzione dei vecchi piloni di cemento con i nuovi pali dell’illuminazione con luci a led, un investimento che riguarda la città di Treviso e sui cui sono stati messi 17 milioni di euro. Prevista la successiva asfaltature delle strade interessate dai lavori di illuminazione, ora un po’ rattoppate.
Non sarà, quindi, un periodo semplice per il quartiere, i cui abitanti dovranno armarsi di tanta pazienza per poter, alla fine, vedere la luce.