Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Park vittoria: Italia Nostra elenca le ragioni del “no” al parcheggio interrato
“Dopo molti anni ritorna di attualità il progetto di un parcheggio interrato in Piazza della Vittoria a Treviso e la nostra associazione, ora come allora, manifesta tutta la sua contrarietà a tale progetto ed esprime una serie di osservazioni sulla questione. Si sottolinea, in primis, che la realizzazione di un parcheggio interrato in pieno centro storico appare, oggi ancora più contraddittoria che in passato, visto che portare le auto in pieno centro storico è una proposta che rinvia una sempre più necessaria pedonalizzazione del centro storico. Facciamo presente che moltissimi negozi in centro a Treviso sono vuoti, non per la carenza di posti auto, ma per affitti troppo cari e per la concorrenza delle decine di centri commerciali e supermercati che sono stati costruiti nella prima periferia”. Inizia così una nota della sezione trevigiana dell’associazione ambientalista Italia Nostra, firmata dalla presidente, Paola Crucianelli, e dal vice presidente, Romeo Scarpa. L’associazione prosegue, poi, elencando le motivazioni del proprio “no” al progetto di parcheggio interrato.
In primo luogo, spiegano, c’è la presenza di edifici storici vincolati come “beni culturali”. Inoltre, da non sottovalutare anche la presenza di resti archeologici di età preistorica, romana, medievale e rinascimentale. Oltretutto Italia Nostra evidenzia la pericolosità dell’interferenza degli scavi con la falda acquifera sotterranea e richiede, sin d’ora, che l’eventuale realizzazione del parcheggio debba avvenire “mantenendo la sostanziale invarianza del livello di falda esterno al parcheggio con controlli mediante pozzi piezometrici affidati a soggetti terzi rispetto al concessionario”. Gli attivisti ricordano anche come, “nelle aree di tutela delle risorgive e dei corsi d’acqua a prevalente alimentazione da risorgive, sia vietata la costruzione di locali interrati e seminterrati”.
Inoltre, proseguono da Italia Nostra, “la presenza di esercizi commerciali, studi e di ben due scuole (primaria Gabelli ed istituto superiore Riccati-Luzzatti) mal si conciliano con un cantiere di simili dimensioni che comporterà la presenza continua per due anni di mezzi pesanti per le operazioni di scavo e per la creazione delle strutture in calcestruzzo”.
La realizzazione del parcheggio, oltretutto, pur migliorando l’aspetto generale di piazza Vittoria con l’eliminazione dei parcheggi a raso, determinerà l’espianto delle alberature storiche. Infine l’associazione individua una serie di zone, esterno mura, in cui sarebbe più semplice e meno rischioso realizzare un parcheggio.