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L'Università del volontariato di Treviso continua a crescere

I numeri della VII edizione del progetto formativo offerto da Csv e Ca’ Foscari: oltre 650 frequentanti da tutta Italia nell’annualità 2020/2021. Con la didattica a distanza coinvolti cittadini, studenti e volontari da 11 regioni italiane

Un progetto formativo sempre più partecipato e attrattivo sia nel panorama regionale sia in quello nazionale. Questa la fotografia della VII classe di Università del Volontariato di Treviso, a chiusura del percorso formativo gratuito offerto nel 2020/2021 dal Csv Belluno Treviso insieme all’Università Ca’ Foscari Venezia. Anche in forza delle nuove modalità a distanza e degli strumenti digitali adottati, aumentano i partecipanti alle attività didatticheche tra liberi frequentanti, corsisti, iscritti e non, passano dai 345 dell’annualità 2019/2020 ai 656 dell’anno accademico appena concluso, registrando quasi un raddoppio. Si diversifica, inoltre, la provenienza dei frequentanti con ben 74 tra studenti e volontari da fuori provincia (l’11% circa del totale) e 20 da fuori regione. Numeri che confermano il crescente interesse per il Terzo Settore e l’alta qualità di un’offerta formativa, quella erogata da Università del Volontariato di Treviso, accessibile, dinamica e attenta alle nuove esigenze dettate dalla pandemia per un bacino d’utenza che si allarga di anno in anno.

È un vero boom: nell’anno accademico 2020/2021 più 311 frequentanti rispetto all’annualità precedente. Questo il dato che emerge dall’osservatorio della sede trevigiana del Csv Belluno Treviso a chiusura della VII classe di Università del Volontariato di Treviso. Un progetto, quello avviato nel capoluogo della Marca nel 2014 dal Centro Servizi per il Volontariato in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia, sempre più attrattivo e non solo nel territorio trevigiano. Tra i 656 partecipanti alle attività didattiche concluse a luglio 2021, il Csv registra un ampliamento importante del bacino d’utenza di UniVol, con ben 94 studenti, cittadini e volontari provenienti da fuori provincia, anche in virtù della fusione dei CSV di Treviso e di Belluno. Sono, infatti, 43 i bellunesi, oltre ai 31 partecipanti dalle altre province del Veneto. In totale sono invece 20 gli iscritti dal resto d’Italia. Tra le regioni più rappresentate, il Lazio (4), la Lombardia (3), e il Friuli Venezia Giulia (3), ma non sono mancati frequentanti da Emilia Romagna, Piemonte, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Una proposta formativa, pertanto, che si rivela più attrattiva e accessibile, anche grazie alle nuove modalità a distanza e agli strumenti digitali, che nell’annualità appena conclusasi ha coinvolto, esclusivamente tramite piattaforma online, 47 relatori di cui 7 docenti e collaboratori dell’ateneo cafoscarino. Formatori ed esperti che hanno condotto workshop e seminari, dalle lezioni del curriculum strutturato a quelle dello short master per dirigenti, oltre agli appuntamenti dedicati alla gestione dell’emergenza sanitaria, anche in collaborazione con Ulss 2, e al nuovo Codice del Terzo Settore.

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