martedì, 19 novembre 2024
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Israa: all'Umberto I tre nuove sale

Saranno a disposizione degli anziani e di tutta la cittadinanza trevigiana. Il recupero dell'ex convento passerà anche per altri 14 appartamenti di cohousing, mentre in borgo Mazzini sono previsti ulteriori 23 alloggi per persone non autosufficienti

Se fosse possibile e a certe condizioni, sarebbe bello che gli anziani potessero vivere fino alla fine nella loro casa, con la vicinanza della propria famiglia. Ma se la condizione è quella dell’isolamento, dell’incapacità di prendersi cura di sé, allora la casa di riposo è la risposta alle necessità di cura e di socializzazione dei nostri anziani. La riflessione, condivisibile, è di Mauro Michielon, presidente dell’Israa di Treviso, che in settimana ha inaugurato tre sale, recuperate all’interno dell’ex convento cinquecentesco Girolimini ed ex casa di riposo Umberto I.

“Questo intervento - ha sottolineato il presidente -, si pone in continuità nel percorso di restituzione al territorio di edifici e luoghi storici, avviato con il Giardino dei Grani nel settembre 2020, divenuto spazio verde aperto al pubblico su cui affacciano le già realizzate e operanti residenze smart cohousing di Israa: Casa Maria Maddalena, Casa Mazzini e Casa del Grano”.
Le tre sale al piano terra del lato sud del chiostro Cinquecentesco, oggetto di un intervento manutentivo di restauro, e benedette dal parroco di Santa Maria Maddalena, don Gianni De Simon, alla presenza del sindaco Conte e dell’assessora Tessarolo, saranno a uso della casa di riposo, ma a disposizione della collettività, con solo un piccolo rimborso spese: la Sala dei Grani, ex stanza capitolare e refettorio, ospiterà convegni e conferenze; l’Agorà diverrà il punto di riferimento per i cittadini che desiderano ottenere informazioni e orientamento circa i servizi dedicati ai più anziani, anche solo su come fare domanda per entrare in casa di riposo, nel più vasto intento di promuovere un invecchiamento consapevole, in salute e attivo; l’Opificio sarà il contenitore di attività e proposte laboratoriali e socio-culturali aperte ai residenti e al territorio.

Michielon ha ringraziato i componenti del Consiglio di amministrazione di Israa, e in particolare Ivonne Tordini, nel suo ruolo di presidentessa del Gat, Gruppo anziani Treviso, per l’importante contributo alla realizzazione delle sale.
Entro fine anno, ci sarà l’appalto dei lavori che dovrebbero completare il recupero dell’ex convento con la realizzazione di altri 14 appartamenti in cohousing, coabitazione, progetto che ha ottenuto un finanziamento di 1 milione e 350 mila euro dal Comune. Per il recupero totale dell’ex convento sono stati impegnati 5 milioni di euro, frutto di lasciti di privati che ritornano, così, alla collettività.
Ma in previsione non ci sono solo gli appartamenti per anziani in buona salute, ma anche 23 appartamenti di Borgo Mazzini per non autosufficienti, che hanno difficoltà a deambulare, appartamenti forniti di domotica, da realizzare con i 2,46 milioni di fondi Pnrr già ottenuti, ma per i quali si attende la firma della convenzione ministeriale, indispensabile per poter affidare i lavori.
Il presidente Michielon si è soffermato su un aspetto non secondario: dopo la fine dei lavori, l’apertura del varco che collegherà con Borgo Mazzini, si avranno a disposizione 2 mila metri quadrati pedonabili, dal Giardino del Grano al chiostro, all’uscita verso Borgo Mazzini, da una parte, e verso la chiesa di S. Maria Maddalena, dall’altra.
Un polmone verde in pieno centro a Treviso.

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