sabato, 07 settembre 2024
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I volontari di via Pasubio a colazione con i senza dimora rimasti fuori dal dormitorio

“Rispondiamo a un bisogno primario, ma anche a un bisogno di relazione, allo scopo di ridare dignità a queste persone. Parlando con loro, scopriamo tante storie diverse”. Per chi volesse unirsi, prossimo appuntamento sabato 8 luglio

Dopo “l’emergenza freddo”, arriva “l’emergenza caldo”, ma i posti nel dormitorio comunale di via Pasubio, a Santa Maria sul Sile, passati da 22 a 12 con la bella stagione, non bastano, e allora in tanti, persone senza dimora, ma con un desiderio di stabilità e di punti di riferimento, rimangono a trascorrere la notte negli spazi attorno alla struttura. Se chi accede al dormitorio, oltre al letto in cui dormire, c’è almeno un bagno e la colazione oltre ai percorsi con gli educatori e gli assistenti sociali, chi sta fuori, in attesa che si liberi un posto, non ha diritto nulla. Ci hanno pensato, allora, i Volontari di via Pasubio a rimediare almeno un po’, portando la colazione a queste persone: “Rispondiamo a un bisogno primario - racconta Roberta Crosato, referente dei volontari -, ma anche a un bisogno di relazione, allo scopo di ridare dignità a queste persone. Parlando con loro, scopriamo tante storie diverse, alle volte riusciamo a dare una mano”.

L’iniziativa è nata durante il Covid, quando i volontari non potevano entrare nel dormitorio, e allora si faceva colazione fuori, per provare a creare legami, superando la pandemia. Ora la situazione è tornata alla normalità, ma dopo l’inverno i posti letto sono diminuiti e diverse persone sono tornate a dormire per strada, così i volontari sono tornati a portare le colazioni a chi è rimasto fuori. “Si tratta di un momento molto apprezzato - chiarisce Crosato -, nonostante le tante avversità che devono affrontare, al mattino li incontriamo sereni e desiderosi di creare un dialogo, il nostro è un piccolo gesto per iniziare ad affrontare una giornata che per loro si prospetta difficile. Nonostante sia poco, lo accolgono con piacere e ci chiedono quando torneremo. Ogni caso è a sé, ci sono persone italiane e straniere, alcuni molto volenterosi, uno lavora a Montebelluna, e ogni mattina va a lavorare in bicicletta, ma non riesce a trovare un’abitazione; altri non riescono a trovare lavoro, alcuni hanno bisogno di aiuto per destreggiarsi con la burocrazia, c’è una persona anziana, sempre molto elegante, ci sono persone con dipendenze, persone esposte a tanti problemi, che in queste condizioni rischiano di degenerare e che invece avrebbero bisogno di una rete sociale che se ne prendesse cura, di dei progetti di vita individuali, perché nemmeno un posto letto nel dormitorio, che di giorno chiude, è una soluzione concreta alle tante fragilità presenti”. E tuttavia, si tratta di persone capaci anche di grande generosità: “Un ospite del dormitorio di origini nigeriane - ha raccontato un’altra volontaria, Claudia - aveva ottenuto un posto letto per un periodo limitato, quando solitamente dorme all’esterno. Una sera si è presentato alla porta un profugo giunto in Italia attraverso la rotta balcanica. Partito da Trieste in treno e giunto fortunosamente a Treviso, chiedeva un posto letto. Era in condizioni precarie e molto stanco. L’ospite nigeriano, considerata la sua condizione di estrema sofferenza, gli ha ceduto il suo letto ed è tornato a dormire fuori”.

La parrocchia di Santa Maria sul Sile raccoglie, dalla generosità dei clienti del vicino supermercato, le donazioni di diversi generi alimentari per alcune famiglie in difficoltà della zona. Da alcune settimane, una piccola parte di questi generi alimentari viene destinata alle colazioni. Per chi volesse unirsi all’iniziativa e prendere un caffè con i senza dimora, i prossimi appuntamenti sono 8, 11, 22, 25 luglio, 5 e 8 agosto. Maggiori dettagli si possono trovare sulla pagina Facebook Volontari di via Pasubio. L’assessora al Sociale, Gloria Tessarolo, ha spiegato che gli assistenti sociali stanno raccogliendo informazioni per capire se effettivamente la presenza di queste persone sia dovuta alla diminuzione dei posti letto per l’estate, che era stata programmata per contenere i costi del servizio, circa 600 mila euro l’anno, in base ai flussi e alle presenze degli anni scorsi. Seguendo lo studio delle assistenti sociali, l’Amministrazione deciderà come procedere per trovare un posto a queste persone. Nel frattempo l’assessora assicura la presenza della Polizia locale a presidio dell’area.

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