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Consegnato il Premio La Fonte agli ex allievi del Collegio Pio X

Il Collegio vescovile Pio X consegna il Premio La Fonte New Century all’ex allievo Rino Liborio Galante, presidente di Carmix Metalgalante spa, azienda di Noventa di Piave che esporta le sue betoniere in 160 Paesi del mondo. Menzione speciale a mons. Giuliano Brugnotto, originario di Carbonera e oggi Vescovo di Vicenza

Nella mattinata del 20 ottobre, nell’auditorium del Collegio vescovile Pio X, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio La Fonte New Century. Arrivato alla terza edizione, in questa nuova veste, il Premio viene assegnato agli ex allievi del Collegio che si sono particolarmente distinti per meriti professionali e sociali, divenendo esempio edificante per i ragazzi che oggi frequentano la scuola e per la società. A presentare le candidature sono stati gli ex studenti stessi del Collegio. Il Premio è stato assegnato a Rino Liborio Galante, mentre per il vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, è arrivata una menzione speciale.

Era presente il vicesindaco, Alessandro Manera. A portare i suoi saluti e la sua vicinanza anche il vescovo di Treviso, Michele Tomasi. La coordinatrice didattica Laura Catella ha consegnato il Premio all’ex allievo Rino Liborio Galante, presidente di Carmix Metalgalante spa, azienda di Noventa di Piave che esporta le sue betoniere in 160 Paesi del mondo. “Un imprenditore che – ha spiegato il rettore, mons. Lucio Bonomo nelle motivazioni del Premio –, grazie alla sua forza di volontà, ha saputo realizzare i suoi sogni, guardando sempre oltre, fino a dar vita a realtà nuove e facendo del mondo la sua casa”. “Lui dice che il segreto del suo successo sia la costruzione di betoniere di altissima qualità – ha raccontato Catella –, una nicchia, ma di eccellenza talmente elevata che il marchio è divenuto sinonimo del prodotto stesso. Nel mondo non si dice più «una betoniera», ma una «Carmix». Io credo, però, che il vero segreto del successo sia la persona che ha realizzato tutto questo. Liborio Galante, infatti, è davvero la dimostrazione che i sogni si possono realizzare, ma con fatica, perseveranza e un po’ di spirito di iniziativa”.

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Ritirando il Premio, Galante ha tenuto un discorso agli studenti riuniti in aula magna: “Cari ragazzi . ha esordito –, oggi è il mio compleanno e non avrei mai pensato né sognato di festeggiarlo qui con voi nell’auditorium del mio Collegio. Sono trascorsi 60 anni da quando ero studente qui. In 60 anni è cambiato il mondo, è cambiata l’Italia ed è cambiato anche il Pio X, in meglio. Forse solo una cosa non è cambiata: il mix di incertezze e di sogni, di timori e di ambizioni con i quali convive ogni generazione che si sta preparando per entrare nel mondo del lavoro o per proseguire gli studi all’università. Anch’io, che sono un felice nonno che oggi festeggia 77 anni, non ho ancora smesso di sognare e di darmi da fare per cercare di realizzarli. Si perché sono convinto che i sogni fanno muovere il nostro mondo. E i vostri sogni sono ancora più importanti perché ciò che diventerete e ciò che farete in buona parte lo decidete in questi anni. Tuttavia – l’esortazione –, i sogni per realizzarsi devono declinarsi in progetti, con obbiettivi e scadenze. Il talento è importante, ma non basta. Va nutrito quotidianamente, con impegno, dedizione, sacrifici, perseveranza, ottimismo ed entusiasmo”.

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Menzione speciale a mons. Giuliano Brugnotto, che è stato presentato con affetto e amicizia dal rettore, mons. Bonomo. Il Vescovo di Vicenza, ritirato il Premio, ha ripercorso con nostalgia gli anni trascorsi al Collegio Pio X come allievo: “Ho ricevuto molto da quell’esperienza scolastica. Qui ho studiato Ragioneria, ma ho avuto soprattutto modo di sperimentare l’I care di don Milani, il “mi interessa, mi sta a cuore”. C’erano professori di grande preparazione accademica e pedagogica. Il clima che si respirava a scuola ha favorito belle relazioni in classe che tuttora sono vive, infatti ci incontriamo una o due volte l’anno. Sono stati anni stimolanti dal punto di vista intellettuale: ricordo che eravamo interessati non solo agli studi di ragioneria, ma alla storia del pensiero filosofico, così abbiamo chiesto un piccolo corso di filosofia all’allora docente di religione, mons. Giuseppe Rizzo, rettore del Collegio, che lo ha organizzato per noi, permettendoci di realizzare un approfondimento davvero interessante e formativo per la nostra crescita. E’ stato anche un luogo in cui ho avuto modo di affrontare le mie fragilità, in particolare una bocciatura, grazie a persone che mi hanno aiutato ad avere stima di me, accogliendo anche le sconfitte come occasioni nelle quali rinascere”. Mons. Brugnotto ha poi proseguito ringraziando la scuola e rallegrandosi della riapertura di Ragioneria, che oggi è diventato il nuovo percorso di Amministrazione, Finanza e Marketing.

“Nel conferire questi premi – le parole del rettore –, raccogliamo i frutti del nostro progetto educativo, che attinge ai valori dell’antropologia cristiana, tanto cara anche oggi a Papa Francesco. Il Collegio Pio X si impegna, infatti, a educare i propri studenti verso una apertura alla realtà, attraverso un cammino ricco, fatto di molti ingredienti: lo sviluppo del proprio carattere all’interno di relazioni solide, la costruzione della conoscenza attraverso l’esperienza e le discipline scolastiche, la creazione di un progetto di vita fondato su valori e principi”.

Conclusi gli interventi dei premiati, il Vescovo di Treviso ha voluto sottolineare un termine che accomuna le due storie, e cioè “coraggio”. “Il coraggio – ha detto mons. Tomasi rivolgendosi soprattutto ai ragazzi – è qualcosa che ha a che fare col cuore, non è la temerarietà, non è la folle iniziativa di un momento, è la ferma determinazione di impegnarsi senza paura per il bene possibile, e questo penso sia importantissimo, soprattutto il coraggio è decidere, di compiere quel passo che serve per prendere in mano la propria vita ed essere persone libere. E per raggiungere una dimensione, che sia davvero sociale, è necessario decidere con coraggio che c’è un bene per cui vale la pena di lottare, un bene personale, ma anche un bene per gli altri, perché così il mondo diventa un luogo più bello, più sereno, più umano. Così il coraggio fa sì che diventiamo operatori di pace e operatori di bene”. Poi il Vescovo ha concluso con un augurio, quello di “essere palestra di ben vivere”.

Al termine della cerimonia sono state consegnate agli studenti le borse di studio al merito per l’anno scolastico 2023-24 e premiati gli allievi meritevoli dell’anno scolastico 2022-23.

Alcuni cenni biografici dei premiati

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Rino Liborio Galante nasce in Sicilia 77 anni fa e frequenta Ragioneria al Collegio Pio X negli anni ’60. Pur essendo italiano, in Veneto era considerato di fatto un immigrato, e ha subito l’emarginazione a causa di barriera culturali e linguistiche che all’epoca dividevano il Paese. In questo contesto non facile, nasce il suo sogno di potersi realizzare in un mondo diverso. Affronta le barriere e le abbatte. Il ragazzino emarginato, perché parlava solo dialetto siciliano, oggi parla quattro lingue straniere, e comunica con tutto il mondo. Inizia a lavorare, assunto come traduttore in una ditta che fabbrica betoniere. Dopo 2 anni diventa dirigente delle vendite all’estero. Nonostante abbia famiglia, è disponibile a viaggiare, ad aprirsi ulteriormente al mondo e, dopo 8 anni, quando la ditta per cui lavorava fallisce, ne fonda una propria, ha 29 anni. Oggi la Carmix ha sedi sparse nel mondo e rapporti commerciali con 160 Paesi. Nonostante i tanti premi ricevuti, non ha mai dimenticato le sue origini, geografiche e sociali, e ha sempre dedicato tempo e risorse alla sua terra di origine e a iniziative umanitarie dirette e indirette, in Veneto, in Sicilia, nel mondo, per esempio offrendo uno sconto dell’1% agli acquirenti esteri che facciano analoghi investimenti umanitari nei Paesi di origine, aiutando così le economie locali e combattendo l’emigrazione forzata. Nel 2019 ha scritto un libro dal titolo “La forza dei sogni”, che racconta la sua storia.

Mons. Giuliano Brugnotto nasce a Carbonera il 7 novembre 1963; entra nel Seminario di Treviso fin dal minore, e viene ordinato presbitero il 19 maggio 1990. Al Collegio Pio X ha frequentato istituto commerciale di Ragioneria. Ha conseguito il dottorato alla Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana (1996).

Nella Diocesi di Treviso ha svolto il ministero di vicario parrocchiale a Silea (1990-1991); Responsabile per le celebrazioni episcopali (1995-2001); educatore nella Comunità Teologica del Seminario Maggiore (1997-2004). Delegato vescovile per la formazione permanente del clero giovane (2004-2010), ha avviato la “Cappellania universitaria S. Bertilla” in Treviso condividendo il servizio con la Comunità religiosa delle Suore dorotee Figlie dei Sacri Cuori (2005-2010).

È stato direttore dell’Ufficio liturgico diocesano (2006-2010) e cancelliere della Curia diocesana (2010-2018), rettore del Seminario minore e maggiore (2018-2021) e assistente ecclesiastico dell’associazione pubblica di fedeli “Cooperatrici pastorali diocesane” (2014-2021).

Dal 2003 è docente alla Facoltà di diritto canonico San Pio X in Venezia, anche con l’incarico di preside (2014-2019), e alla Facoltà Teologica del Triveneto.

E’ stato, infine, Vicario generale, membro del Consiglio episcopale, del Collegio dei consultori, del Consiglio presbiterale, del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio diocesano per gli affari economici della diocesi di Treviso.

Il 23 settembre 2022 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Vicenza, l’11 dicembre ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Vicenza, dal cardinale Pietro Parolin.

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