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Al Pio X tutte le Seconde Medie fanno l’esperienza della dattilobraille

Giornata Nazionale del Braille per dare attenzione a chi non vede. Evento particolarmente intenso per la presenza e l’amicizia di una alunna ipovedente.

La presenza di una ragazza ipovedente in una classe del Collegio Pio X dà particolare motivo e sostanza alla celebrazione della Giornata nazionale del Braille, fissata dalla legge per sabato 21 febbraio. Così, quest’anno la ‘dattilobraille’ entra a far parte degli strumenti didattici e sarà la protagonista delle iniziative programmate per tutta la settimana prossima. La difficoltà di scrittura da parte degli ipovedenti diventerà pratica scolastica per tutti, grazie a un progetto vero e proprio messo a punto da insegnanti e studenti delle seconde classi (scuola secondaria di primo grado). Una di queste classi è infatti frequentata dall’alunna non vedente, ragazza già ben inserita nel gruppo e, anzi, straordinario modello di vitalità e autonomia per i compagni, oltre che occasione di allargamento delle conoscenze.

Da lunedì ogni classe seconda dedicherà un'ora di sensibilizzazione e di formazione costruita attorno all'uso della ‘dattilobraille’, una specie di macchina da scrivere con una tastiera che riproduce l’esatta posizione dei punti Braille. Sono solo sei i tasti per la scrittura a cui se ne aggiungono uno per lo spazio, uno per tornare indietro di una posizione e uno per andare a capo. Uno strumento con il quale ogni studente del progetto dovrà  confrontarsi, a coronamento di tante riflessioni e di tanto lavoro di integrazione. E in questo caso, come in altri, le abilità sviluppate da persone con doti diverse diventano patrimonio culturale e umano per tutti.

Oltre la sperimentazione pratica, il progetto comprende anche la visione di un documentario sulla nascita del sistema di scrittura e lettura a Braille e una discussione per riflettere insieme sulla dimensione di questa disabilità. Secondo i dati dell'OMS, il numero di persone cieche o ipovedenti non sono confortanti. Nel mondo sono 246 milioni gli ipovedenti e 39 milioni i ciechi. Di questi circa 1,5 milioni sono bambini. Un grande parte di umanità di fronte alla quale gli altri non possono chiudere gli occhi.

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