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Addio Iuav. Migrano a Venezia i corsi trevigiani di design e moda.

Dopo dieci anni di permanenza nel territorio trevigiano, i corsi di studio di design e di design della moda verranno spostati a Venezia. Iuav punta il dito su soggetti politici e imprenditori. Intanto Manildo non si arrende.

"Valutate le risorse a disposizione dell'ateneo, il senato ha constatato l'impossibilità di investire fondi per garantire la permanenza dei corsi di studio di design e di design della moda nelle sedi di Treviso". Questa la nota del Senato Accademinco dell'università Iuav di Venezia. Parole che pongono un sigillo conclusivo alla decennale permanenza dello Iuav a Treviso e ad una vicenda discussa da molto tempo, che ora coinvolge 600 persone fra studenti, docenti e personale amministrativo. A pressare sui conti dello Iuav, l'affitto della sede universitaria trevigiana, per un totale di 500 mila euro. Se da un lato la nota del Senato accademico denuncia "l'assenza di un segnale di interesse e di impegno da parte dei soggetti politici e delle realtà imprenditoriali trevigiane", dall'altro l'imprenditore Andrea Tomat, presidente di Lotto e Stonefly ed ex presidente di Confindustria Veneto, rivendica l'impegno profuso da Unindustria e dalla Camera di Commercio per garantire la permanenza dello Iuav a Treviso. Un lavoro che, alla fine, si è rivelato vano, poiché la ragioneria dello Stato ha contestato la destinazione di un finanziamento che da 15 anni la Camera di Commercio eroga a favore dell'università in questione. Ormai il trasferimento a Venezia è inesorabile. Nonostante l'amarezza, Medardo Chiapponi, docente Iuav, auspica almeno una continuazione della collaborazione instaurata nei 10 anni trascorsi con il territorio trevigiano.

Il sindaco Manildo, amareggiato, scrive al sottosegretario Baretta

“Apprendere dalla stampa la decisione di Iuav di lasciare Treviso mi ha sorpreso e amareggiato, così come l’accenno a qualche responsabilità o negligenza da parte del Comune e della politica. Nulla di tutto ciò. A quanto mi è dato sapere solo ora, non si tratterebbe di un problema di fondi, ma di un’interpretazione della legge di riforma della Camera stessa. Un’assurdità che va certamente superata. Per questo proprio questa mattina ho contattato il sottosegretario all’Economia e alle finanze Pier Paolo Baretta, a cui ho inviato tutti gli incartamenti, per chiedergli una valutazione, auspicando che al più presto possa essere fissata una riunione per superare le problematiche indicate”. Il sindaco ha inoltre convocato per i primi giorni della prossima settimana una riunione urgente con il Rettore dello Iuav, la camera di commercio e di tutti gli altri attori coinvolti che a più riprese hanno ribadito il valore dei corsi di moda e design a Treviso.  

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