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Dal Cristo Risorto la rinascita della città: restaurato dipinto del Tiziano

Svelato alla città il prezioso affresco che il celebre pittore cadorino aveva dipinto nella facciata della Scuola del Santissimo Sacramento. L’edificio, eretto all’inizio del Cinquecento, si trova proprio in centro storico, tra l'abside del Battistero e il campanile del Duomo.

L’itinerario alla scoperta dell’Urbs Picta si arricchisce di un’ulteriore meraviglia agli occhi degli amanti dell’arte: si tratta della facciata della Scuola del Santissimo Sacramento, piccolo edificio che si trova tra l’abside del Battistero di San Giovanni e il campanile del Duomo di Treviso, eretto all’inizio del Cinquecento e decorato tra il 1516 e il 1517 da vari pittori, tra i quali Tiziano Vecelli, che affrescò, sulla porzione centrale, un imponente Cristo Risorto. La facciata è ritornata visibile ai trevigiani dopo quattro mesi di intenso lavoro, venerdì 12 febbraio.

Don Paolo Barbisan, direttore dell’Ufficio diocesano Beni culturali, e mons. Giorgio Riccoboni, delegato vescovile per la Cattedrale, hanno sottolineato il valore artistico e di fede, di questa restituzione: “La comunità della Cattedrale, i fedeli, i pellegrini e i turisti ringraziano ed esprimono profonda gratitudine a coloro che hanno reso possibile il restauro - ha detto il parroco -: l’Amministrazione comunale, CentroMarca Banca e l’associazione Amici dei Musei di Treviso che ha dato impulso all’iniziativa. Un particolare encomio all’équipe di restauratrici per il loro preziosissimo lavoro, che ha portato alla luce bellezze sepolte e sconosciute. Un restauro di una facciata antica di un monumento è più di questo: è ridare un volto a quello che il monumento rappresenta. In questo caso si tratta del volto di una chiesa e ancor più di una comunità credente; il potersi rivedere in una storia; ridare valore e risalto a una storia. Una storia di fede, una storia di salvezza. Conoscere e sapere che c’è una storia di salvezza, fa sperare in un futuro”.  Questa potrà essere un’icona generativa, per questo tempo difficile da cui dobbiamo risollevarci, un’icona in cui trovare la forza di rialzarsi. Nel dedicare questa inaugurazione a Marco Tamaro, indimenticato direttore della Fondazione Benetton, il sindaco Mario Conte si è unito ai ringraziamenti: “Grazie alla professionalità e all’impegno dei restauratori, è stato possibile riportare alla luce questo capolavoro di Tiziano che va a impreziosire una delle caratteristiche distintive della nostra città: l’Urbs Picta. Treviso è una galleria d’arte a cielo aperto: ciò è possibile anche grazie all’impegno di associazioni e istituzioni, in questo caso della Diocesi, la parrocchia del Duomo e gli Amici dei Musei con il supporto di Cev e CentroMarca Banca. Ciò testimonia che l’intera comunità crede fortemente nella valorizzazione del patrimonio artistico.  Fra l’altro, avere uno dei pochi affreschi di Tiziano è per noi motivo di grande orgoglio. Sono certo che questa sinergia proseguirà per il recupero di altre opere affinché cittadini, visitatori e turisti possano continuare ad apprezzare la bellezza anche solo alzando lo sguardo”. E lo sguardo si è spostato poco più in là, con un altro dipinto da recuperare.

Nel frattempo, trevigiani e turisti potranno ammirare questo raro affresco di Tiziano, pittore tra i più amati e studiati per le sue numerosissime opere a olio, mentre vi sono pochissime testimonianze di dipinti ad affresco. Questo di Treviso è uno dei rari.

Il progetto e la direzione lavori dell’architetto Rossella Riscica, l’intervento della restauratrice Francesca Faleschini, il costante confronto con il dott. Luca Majoli, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, intrecciati alla supervisione e ai preziosi consigli del restauratore Antonio Bigolin, hanno permesso di raggiungere un incredibile risultato, che sicuramente sorprenderà non solo i cittadini e i turisti, ma anche gli addetti ai lavori e gli storici dell’arte.

Il progetto, commissionato dall’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso, presieduta da Eugenio Manzato, è stato sostenuto da un contributo del Comune di Treviso, da CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia e da Cev Spa.

Eugenio Manzato spiega: “Dal 1986, anno della sua fondazione ufficiale, l’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso si impegna per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città di Treviso e del suo territorio. E’ all’interno di questa finalità che si colloca l’iniziativa del restauro della facciata della Scuola del Santissimo. L’Associazione ha incaricato della redazione del progetto di restauro Rossella Riscica e Chiara Voltarel, studiose delle facciate cittadine. Il risultato è all’altezza delle aspettative: la migliore leggibilità della facciata, pur nel sofferto e irrecuperabile degrado, insieme alla rilettura dei numerosi documenti, permetterà nuove e puntuali valutazioni di carattere storico artistico, che troveranno spazio in una pubblicazione espressamente dedicata e che sarà sostenuta dagli Amici dei Musei”.

Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore Lavinia Colonna Preti, Antonello Vendramin, di Cev spa, e Claudio Alessandrini, direttore generale di CentroMarca Banca: “L’arte e la cultura sono nodi indissolubili che ci legano al nostro paese - ha commentato il direttore Alessandrini -. Rientra nella funzione sociale della Banca”.

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