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Zero Branco omaggia Giovanni Comisso: le sue parole in un’installazione luminosa

“Mi parve quasi un’ironia che il villaggio, dove era questa mia nuova terra, si chiamasse Zero”. Sono le parole, tratte dal romanzo “La mia casa di campagna” (Ed.Longanesi), con cui lo scrittore Giovanni Comisso descrive Zero Branco ed il suo territorio. Una frase emblematica, che da giovedì 16 novembre - attraverso un’installazione luminosa - caratterizza via Martiri della Libertà, la via pedonale che unisce il Municipio e piazza Umberto I con la chiesa parrocchiale

“Mi parve quasi un’ironia che il villaggio, dove era questa mia nuova terra, si chiamasse Zero”. Sono le parole, tratte dal romanzo “La mia casa di campagna” (Ed.Longanesi), con cui lo scrittore Giovanni Comisso descrive Zero Branco ed il suo territorio. Una frase emblematica, che da giovedì 16 novembre - attraverso un’installazione luminosa - caratterizza via Martiri della Libertà, la via pedonale che unisce il Municipio e piazza Umberto I con la chiesa parrocchiale.

È questo infatti il particolare omaggio che l’Amministrazione Comunale di Zero Branco, per tramite degli Assessorati alle Attività Produttive e alla Cultura, in occasione delle prossime festività natalizie e alla vigilia del 55° anniversario dalla scomparsa dell’autore (3 ottobre 1895-21 gennaio 1969), ha voluto rendere a Comisso. L’installazione luminosa, completamente a led, è stata resa possibile grazie al contributo di sei realtà sostenitrici: Favaro1, Generali Agenzia Generale di Montebelluna-Uffici di Quinto di Treviso, Giorgio Rigo Costruzioni, Società Agricola Milani, Pro-Gest Group e Caseificio Tonon.

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Il sindaco del Comune di Zero Branco, Luca Durighetto, dichiara: “Questa installazione luminosa non solo conferisce lustro al nostro bellissimo centro, ma allo stesso tempo valorizza ulteriormente un personaggio come Giovanni Comisso, che tramite l’arte della scrittura ha portato Zero Branco nella letteratura del Novecento. A nome mio personale e dell’intera cittadinanza esprimo un sentito e riconoscente ringraziamento alle diverse realtà che ci hanno sostenuto: è sempre insieme che si fanno le cose più belle. E tutto ciò che è bello si distingue, ci fa apprezzare di più quello che abbiamo attorno, da fiducia per il domani. Tutti elementi che, se condivisi, ci consentono di rafforzare il nostro senso di comunità che, come le parole di Comisso, può regalare emozioni e riempire di orgoglio ogni Zerotino”. L’accensione ufficiale è avvenuta nella giovedì 16 novembre, alle ore 19. Oltre al Sindaco, ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e degli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa, era presente anche Ennio Bianco, Presidente dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso. La cerimonia è stata arricchita da un reading di Elisa Marangon, che ha datoà voce ad alcuni brani tratti da “La mia casa di campagna”. Si ricorda che all’autore, che a Zero Branco acquistò un casolare di campagna nell’autunno del 1930 in quella che oggi è la via a lui intitolata, è anche dedicato l’auditorium comunale del complesso culturale di Villa Guidini, a due passi dall’abitazione in cui trasse diverse ispirazioni per le sue opere.

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