Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Zenson: l’edificio che ospita l’asilo donato dalla parrocchia al Comune
Grazie a un atto di donazione da parte della parrocchia San Benedetto Abate, l’Amministrazione comunale di Zenson di Piave è oggi proprietaria dell’edificio che ospita la scuola dell’infanzia paritaria e il nido integrato “La scuola del fiume” di Zenson. L’atto ufficiale del passaggio di proprietà, che sancisce un atteggiamento di corresponsabilità delle parti coinvolte verso la comunità zensonese, è stato firmato davanti al notaio lo scorso 12 giugno.
“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, dopo un iter lungo e complesso, durato 7 anni, a causa di numerose problematiche incontrate lungo il percorso, non ultimo il Covid - dichiarano il sindaco di Zenson di Piave, Daniele Dalla Nese, e la vicesindaca Elena Carrer - ora, dopo l’atto finale davanti al notaio, siamo pronti ad avviare quanto prima il progetto di ristrutturazione della scuola d’infanzia, un edificio storico risalente agli anni ’40, vincolato dalla Sovrintendenza. Lo faremo tramite la Stazione unica appaltante della Provincia di Treviso. Un ringraziamento è d’obbligo a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questo iter, innanzitutto la Diocesi di Treviso con il vescovo mons. Michele Tomasi e i suoi vicari”.
In base a questa donazione, di tipo “modale”, e alla collegata convenzione, il donatore, in questo caso la parrocchia, indica degli oneri al ricevente, il Comune di Zenson di Piave, impegnandolo per un minimo di tre anni scolastici a mantenere la gestione di “La scuola del fiume” in capo alla parrocchia; quello che cambia è solo il proprietario dell’immobile, che si impegna a fare tutti i lavori di manutenzione necessari, per mettere in sicurezza e in massima efficienza l’edificio.
L’idea di questo passaggio di proprietà dell’immobile dalla parrocchia al Comune nasce nel 2017, quando la parrocchia fa sapere al sindaco che non sarebbe stata più in grado di tenere aperta la scuola dell’infanzia. L’edificio era molto vecchio e necessitava di interventi importanti, che la parrocchia non era nelle condizioni di sostenere.
“All’inizio per noi fu come una tegola sulla testa - racconta Dalla Nese -, ma non volevamo assolutamente perdere l’unica scuola d’infanzia del paese, per cui, come Amministrazione comunale, iniziammo a cercare delle soluzioni, e a immaginare un progetto generale di riqualificazione del vecchio edificio, che allora ospitava l’infanzia. Ci fu una mobilitazione generale in paese e la parrocchia elaborò un progetto di una nuova scuola materna e di un nuovo edificio da adibire a nido”. Ottenute le necessarie e diverse autorizzazioni (Sovrintendenza, Diocesi e Comune), la parrocchia, nel 2018, incaricò un locale progettista per realizzare l’edificio da destinare a nido. Contemporaneamente l’Amministrazione comunale sottoscrisse una convenzione con la Diocesi per l’atto di donazione complessiva. Oggi, il Comune si ripromette di avviare i lavori di riqualificazione già nel 2025 e di concluderli il prima possibile.
“Nel frattempo, in accordo con la parrocchia - sottolinea il sindaco - con la direzione dell’Istituto comprensivo di San Biagio di Callalta e in coordinamento con la Fism, troveremo una soluzione per non interrompere il servizio scolastico durante i lavori”.
Negli ultimi anni, fino al momento della stipula di passaggio di proprietà con la parrocchia, il Comune di Zenson di Piave non ha mai fatto mancare i contributi di sostegno a “La scuola del fiume”, sia ordinari che straordinari. Elena Carrer, vicesindaca nonché assessora a Bilancio, Tributi, Patrimonio e Istruzione di Zenson, aggiunge: “In questi anni come Amministrazione comunale siamo stati accusati di molte cose, tipo che avremmo trasformato la scuola in statale, ma non era affatto quello il nostro intendimento; il risultato ottenuto, lo dimostra. Crediamo e supportiamo fermamente la filosofia della nostra scuola, improntata all’outdoor education, che sfrutta gli ampi spazi naturali di Zenson e i parchi comunali, adeguatamente attrezzati. Il progetto sarà oneroso, per questo negli ultimi anni abbiamo accantonato risorse proprie, oltre 500 mila euro, nelle casse comunali; ora cercheremo ulteriori finanziamenti, per concludere l’opera”.