Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Via Crucis insieme con il Vescovo per la collaborazione di Montebelluna e Caerano
Più di 400 giovani, e parecchi adulti, hanno partecipato alla Via Crucis, organizzata dalla Pastorale Giovanile della Collaborazione di Montebelluna e di Caerano di San Marco e a cui ha partecipato il vescovo, Michele Tomasi. Erano presenti anche i cresimandi della parrocchia di Guarda che riceveranno il sacramento domenica 24 marzo. Tutti hanno vissuto in maniera intensa questa opportunità di camminare assieme al Signore Gesù e per pregare. E’ stato un momento bello e arricchente di Chiesa viva e giovane, un’occasione di raccoglimento, di festa, intesa nel suo significato più profondo, cioè di stare assieme agli altri lungo il percorso che ha preso il via dalla chiesa di San Biagio a Mercato Vecchio.
La processione dei fedeli, prima di raggiungere la Pieve di Santa Maria in Colle, con le nuove facciate da poco ridipinte, ha sostato in vari luoghi adatti a momenti di partecipata preghiera, di canto, di raccoglimento. Nella antica Pieve di Montebelluna, stracolma di giovani, monsignor Tomasi ha, quindi, proposto alcune riflessioni e ha messo in luce come il Signore cammina accanto a tutti noi nella nostra vita ogni giorno; Dio è sempre vicino a noi e vive nostre comunità.
La prova della Croce - ha rammentato il Vescovo - è un’esperienza nostra e di tante altre persone, fra cui i giovani e le altre persone in difficoltà o in guerra o i malati e tutti coloro che attraversano situazioni complesse, gravi e soffrono per la solitudine. Però, citando il vescovo Tonino Bello, mons. Tomasi ha invitato l’intera comunità ad avere speranza e fiducia nell’Amore di Gesù Cristo, e ha ricordato che la Croce, cioè la sofferenza, è un momento provvisorio per il cristiano e che poi c’è la gioia della Resurrezione.
Dopo la benedizione solenne, la parte conclusiva della cerimonia è stata particolarmente intensa, con le persone e i giovani (i cresimandi di Guarda, i gruppi parrocchiali, gli scout e altri) che si sono stretti attorno a mons. Michele Tomasi con grande affetto, in un clima di amicizia e fratellanza.