Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Velodromo pronto in diciotto mesi
Il nuovo impianto delle Bandie, a Lovadina di Spresiano, prenderà presto forma. S’è tenuta sabato 15 settembre a Spresiano, in provincia di Treviso, la posa della prima pietra. La struttura sarà il più grande impianto ciclistico italiano al coperto
Il nuovo velodromo delle Bandie, a Lovadina di Spresiano, prenderà presto forma. S’è tenuta sabato 15 settembre a Spresiano, in provincia di Treviso, la posa della prima pietra. La struttura sarà il più grande impianto ciclistico italiano al coperto, con caratteristiche di categoria 1, secondo la normativa Uci, con una capacità fino a 6.000 posti a sedere.
All’evento hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco e quello del Credito sportivo italiano, Andrea Abodi, oltre a Massimo Pessina, presidente delle Pessina costruzioni, azienda che realizzerà il Velodromo e lo gestirà per i prossimi 50 anni.
Il velodromo potrà ospitare manifestazioni di livello superiore quali campionati del mondo e Olimpiadi. Diciotto i mesi previsti per la realizzazione dell’opera dall’accordo tra la Fci e la Pessina Costruzioni, dopo i 9 mesi dedicati alla progettazione. In base alla convenzione-concessione, quindi, i lavori dovrebbero concludersi a gennaio 2020, in tempo per la preparazione delle Olimpiadi di Tokyo (dal 24 luglio al 9 agosto 2020).
Per il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, “il ciclismo su pista italiano ha dimostrato in questi anni che quando può lavorare in una struttura efficiente è in grado di regalare spettacolo e portare lustro e medaglie allo sport italiano, come accaduto anche ai recenti Campionati di agosto, sia assoluti che delle categorie giovanili”.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “Questa è un’opera che abbiamo voluto fortemente da tantissimi anni. Dopo tante vicissitudini siamo riusciti ad arrivare a questa giornata storica per il ciclismo italiano e per il Veneto, terra d’eccellenza per questo sport”.
Per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia “oggi a Spresiano parte una bella sfida. Questa terra sta aspettando da decenni il Velodromo. Un punto di partenza per tutti i ciclisti e gli appassionati di questo sport. Noi siamo la Regione che ha più iscritti in Italia, la più ciclistica d’Italia, qui il ciclismo è passione popolare. E qui ci sono tutte le condizioni per realizzare un’opera di eccellenza, l’unica e la più grande in Italia di questo livello, pronta ad ospitare i Mondiali e le Olimpiadi”.
Infine, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha detto: “In Italia abbiamo un disperato bisogno di impianti. Per avere dei campioni a livello mondiale servono gli impianti, come serve una casa per avere una famiglia. Questo velodromo sarà il luogo ideale per far allenare, crescere e maturare i campioni del domani. E già per Tokyo 2020 abbiamo delle grandissime opportunità e quindi prima entra in funzione il velodromo di Spresiano meglio è per lo sport italiano”.
Il progetto prevede la costruzione di un velodromo con 6.055 posti per spettatori paganti. L’area, di proprietà della ditta Mosole Spa, ha una superficie pari a 89.236 mq. In sede di gestione il concessionario dovrà concedere l’uso gratuito dell’impianto alla Federazione Ciclistica italiana per un periodo di 150 giorni l’anno.