Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Un ulivo di fronte al Duomo di Montebelluna per ricordare le vittime del Covid
Il vicesindaco Elzo Severin: "Questo albero e questa targa vogliono essere il segno della vicinanza delle parrocchie di Montebelluna e del Comune alle famiglie di chi è stato vittima del Covid-19, ma anche a medici ed operatori sanitari".
Intorno alle 11 di sabato 6 marzo una piccola rappresentanza del mondo civile montebellunese, assieme al vicesindaco reggente di Montebelluna, Elzo Severin, e il prevosto di Montebelluna, Monsignor Antonio Genovese si è riunita di fronte al Duomo di Montebelluna per una semplice cerimonia nel corso della quale è stato scoperto l’ulivo a ricordo delle vittime del Covid-19 e una targa commemorativa con una citazione di Sant’Agostino: “Non si perde mai colui che si ama, perché possiamo amarlo in Colui che non si può perdere”.
Il riferimento ai tanti dolorosi lutti che hanno contrassegnato in questo ultimo anno anche la comunità di Montebelluna è stato espresso anche dal prevosto Genovese che ricorda: “Il luogo scelto per piantumare l’olivo non è causale: il duomo rappresenta simbolicamente il luogo di congiunzione con le anime di coloro che hanno perso la vita a causa del Coronavirus. L’importanza delle fede, che si esprime anche attraverso i suoi luoghi e le sue funzioni, si è rivelata con tutta la sua forza soprattutto col il primo lockdown quando luoghi di culto e cerimonie sono state sospese, impedendo, in molti casi, di dare un ultimo saluto ai propri cari”.
Di tono simile anche le parole pronunciate da Elzo Severin: “Siamo di fronte ad una delle pandemie più gravi mai registrate e non c’è ormai persona che non abbia avuto un proprio caro ammalato o, purtroppo, scomparso a causa di questa malattia. Questa cerimonia avviene ad un giorno dal ritorno del Veneto in zona arancione. Segno che la guardia non abbassata e che la responsabilità personale di ciascuno, chiamato al rispetto delle regole, è l’arma più efficace per vincere questa battaglia. Questo albero e questa targa vogliono essere il segno della vicinanza delle parrocchie di Montebelluna e del Comune alle famiglie di chi è stato vittima del Covid-19, ma anche a chi, medici ed operatori sanitari in primis, non ha mai smesso di sostenere e assistere i contagiati”.
Domenica 7 marzo presso il Duomo di Montebelluna, il Prevosto don Antonio Genovese ha poi celebrato una Messa commemorativa in ricordo delle vittime del Covid 19.