martedì, 01 aprile 2025
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Un nuovo bosco urbano per drenare le piogge a Castelfranco

L’intervento consentirà un drenaggio urbano sostenibile, attraverso una migliore gestione delle acque di superficie, evitando di sovraccaricare la rete fognaria nelle situazioni di abbondanti piogge. “Un progetto ambientale - ha spiegato l’assessora ai Lavori pubblici, Mary Pavin - e al contempo un nuovo tassello sulla strada di mitigazione del dissesto idrogeologico, nell’ambito del contenimento delle acque, inserito nel programma europeo di drenaggio urbano sostenibile della linea Life Beware”

Via libera della Giunta comunale di Castelfranco Veneto alla riqualificazione dell’area verde che sorge tra le vie Cellini e Veronese. Lo scorso anno, l’Amministrazione aveva redatto il progetto di generazione di un nuovo bosco urbano in un’area di circa 3.500 mq posta nella zona residenziale in cui sorgono, tra le altre, la scuola media Giorgione e l’Iis Barsanti–Galilei, oltre al Palavenale. A supporto del progetto, preventivato di un costo complessivo di 50 mila euro, il consiglio di amministrazione di Banca delle Terre venete Credito cooperativo ha approvato un contributo di 20 mila euro. “Ringrazio il presidente, Gianfranco Sasso e tutto il consiglio per il sostegno e la sensibilità dimostrata sul tema - ha commentato il sindaco, Stefano Marcon -. Un progetto dai molteplici vantaggi e benefici, quali, su tutti, quello ambientale, quello sociale rivolto ai residenti e ai ragazzi anche in chiave educativa e di gestione delle acque sulla quale siamo impegnati a porre in essere soluzioni su tutti i fronti”.

Il progetto prevede la realizzazione di un’area boscata contraddistinta da 8 file di piante ad alto fusto (24 tra pioppi, tigli, roveri e bagolare), 218 piante di media dimensione e 117 arbusti autoctoni veneti, tutti piantumati dando la sensazione di trovarsi in un bosco vario e privo di schemi. L’intervento consentirà un drenaggio urbano sostenibile, attraverso una migliore gestione delle acque di superficie, evitando di sovraccaricare la rete fognaria nelle situazioni di abbondanti piogge. “Un progetto ambientale - ha spiegato l’assessora ai Lavori pubblici, Mary Pavin - e al contempo un nuovo tassello sulla strada di mitigazione del dissesto idrogeologico, nell’ambito del contenimento delle acque, inserito nel programma europeo di drenaggio urbano sostenibile della linea Life Beware”. L’Amministrazione, tra gli interventi messi in atto a seguito delle esondazioni del 2024, ha in programma la realizzazione di ulteriori giardini pluviali (o rain garden), ovvero delle depressioni vegetate che presentandosi come aiuole fiorite, raccolgono l’acqua proveniente da superfici impermeabili quali tetti, parcheggi e strade, ne facilitano l’accumulo e l’infiltrazione nel terreno, favorendo la percolazione e migliorando la qualità dell’acqua verso la falda. Su questo tema è in corso un accordo con il dipartimento Tesaf dell’Università degli studi di Padova, per uno studio del territorio comunale, per individuare altre aree vocate a interventi di gestione naturale e sostenibile delle acque. (F.G.)

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