Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
“Spaceboy”, alla scuola di formazione professionale di Fonte concerto-spettacolo per iniziare l’anno scolastico
Un concerto-spettacolo per iniziare l’anno in modo originale. E’ la scelta della scuola di formazione professionale Fondazione Opera Monte Grappa che venerdì 15 settembre dalle ore 10 nei campi sportivi della parrocchia di Fonte (via S. Salvatore 41/42) proporrà agli studenti lo spettacolo tratto dal libro “Spaceboy” di Davide Biscaro. L’autore presenterà il suo percorso di salvezza dopo una violenza subita in tenera età.
«Potrebbe essere, in un certo senso, di aiuto per alcuni studenti e studentesse», spiega don Paolo Magoga presidente della Fondazione. «Il motivo per cui abbiamo pensato di proporre lo spettacolo è anche perché il messaggio viene mediato in una coreografia composta da musica rock, danze, lettura di testi e una testimonianza finale dell’autore. Inoltre come ogni anno questa mattina, primo giorno di scuola, abbiamo consegnato un breve testo che abbiamo commentato con gli studenti. Quest’anno abbiamo proposto alcuni pensieri di Albert Einstein sulla crisi e il suo superamento: “È nella crisi che nasce l’inventiva, chi supera la crisi supera sé stesso”. Abbiamo scelto questo testo perché siamo ben consapevoli che la pandemia ha lasciato delle ferite notevoli sia nei nostri ragazzi che in tutta la società. Iniziare mettendo a tema che la crisi può essere anche una risorsa crediamo possa essere molto utile».
Ma la scuola ha pensato anche ai docenti e a tutto il personale scolastico. «All’inizio di settembre», aggiunge Andrea Mangano direttore della scuola, «abbiamo realizzato due incontri di formazione con psicoterapeuti sul tema delle neuroscienze, sull’evoluzione del cervello negli adolescenti, sul profilo dello studente iperattivo e impulsivo e sulla comunicazione insegnanti genitori. Sono momenti importanti che ci aiutano a creare un rapporto continuo e funzionale a beneficio non solo degli studenti, ma anche dei docenti e delle famiglie».