Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Silea dà il via al "Patto digitale di comunità"
L’iniziativa è nata da un gruppo di genitori ed è apripista in provincia
Il Comune di Silea è apripista in provincia di Treviso per l’adozione dei cosiddetti “Patti digitali di comunità”, ossia un’alleanza educativa, sancita da un documento, per aiutare le famiglie in materia di educazione digitale.
L’iniziativa è nata a Silea da un gruppo di genitori che ha proposto e sviluppato un percorso comune, condotto dall’asociazione Mec (Media educazione comunità), supportati dall’Amministrazione comunale e dall’Istituto comprensivo di Silea.
Il progetto in paese si è concretizzato in due documenti (uno specifico per la scuola d’infanzia e la scuola primaria, il secondo per la scuola media) presentati pubblicamente alla cittadinanza il 7 giugno scorso, durante un incontro che si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto comprensivo.
“L’utilizzo di internet e dei social network fa ormai parte della vita quotidiana dei ragazzi - ha spiegato la sindaca, Rossella Cendron - per questo è importante dare loro delle regole di utilizzo, per aiutarli a usare gli strumenti nel modo più proficuo, senza incorrere in pericoli”.
“Un focus fondamentale dell’Amministrazione comunale e dell’assessorato all’Istruzione - ha aggiunto l’assessora a Istruzione e Cultura, Angela Trevisin - è dare concretezza al concetto di comunità educante; questa iniziativa va esattamente in tale direzione”.
Maria Pia Davanzo, dirigente dell’Istituto comprensivo di Silea, ha sottolineato: “La consapevolezza della qualità nelle relazioni interpersonali costituisce il pre-requisito di ogni azione educativa, sia a livello familiare che scolastico. E’, quindi, particolarmente apprezzabile che la scuola di Silea operi in una comunità educante in cui i genitori sono consapevoli che un patto di carattere educativo, quale il Patto digitale di comunità, può favorire una crescita armonica dei bambini e delle bambine. I numerosi progetti della scuola che puntano a rendere consapevoli gli alunni rispetto a un utilizzo corretto e adeguato alle diverse età di social e device, non avrebbero pieno significato senza una sinergia e una condivisione di intenti con le famiglie”.
Il percorso da cui sono nati i Patti digitali di comunità, terzo caso in Veneto, a Silea ha preso avvio a marzo scorso con la moderazione di Mec e ha previsto il coinvolgimento dei genitori e degli educatori interessati, suddivisi in gruppi in base all’età dei ragazzi, arrivando all’elaborazione dei due documenti che sanciscono un’alleanza educativa tra famiglie, insegnanti ed Enti locali. Le famiglie coinvolte nella stesura dei due documenti sono state sessanta, un campione significativo per Silea.
“Con l’arrivo del digitale, che collega un bambino in ogni momento al mondo esterno, - ha aggiunto Sara Armellin, a nome dei genitori partecipanti ai Patti digitali di comunità - le tematiche non riguardano più la singola famiglia, ma tutta la comunità, perché si tratta di nuove forme di socialità, di linguaggi, di svago, dove entrano in gioco anche l’inclusione e l’esclusione, così importanti nello sviluppo emozionale e relazionale dei ragazzi”.