Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Santuario della Crocetta: giovedì 2 luglio il culmine dei festeggiamenti
Un tempo di grazia, un pregnante invito alla fede e alla speranza, specie in questo periodo di post lockdown. L’anniversario dei 600 anni dall’apparizione della Vergine della Crocetta avrà il suo culmine nella celebrazione del 2 luglio con il vescovo di Treviso Michele Tomasi, che presiederà la santa messa all’aperto davanti al santuario a Castello di Godego, in diretta streaming sul sito della diocesi.

Un tempo di grazia, un pregnante invito alla fede e alla speranza, specie in questo periodo di post lockdown. L’anniversario dei 600 anni dall’apparizione della Vergine della Crocetta avrà il suo culmine nella celebrazione del 2 luglio con il vescovo di Treviso Michele Tomasi, che presiederà la santa messa all’aperto davanti al santuario a Castello di Godego (in diretta streaming sul sito della diocesi). Strade chiuse per l’occasione e un invito a tutti a rispettare le norme di sicurezza e salute. “Avevamo aperto il centenario il 2 febbraio scorso, quando ancora non c’era percezione di cosa stava per capitare e ci siamo affidati alla Vergine Maria”, racconta don Gerardo Giacometti. Poi la pandemia ha imposto di sospendere via via tutte le iniziative che erano state programmate. “Durante il lockdown, la messa domenicale è stata sempre trasmessa dal santuario della Crocetta, sfruttando la buona ricezione che il luogo garantiva, più della chiesa parrocchiale. Come se la Madonna ci dicesse: «Io vi custodisco e vi do modo di continuare a ritrovarvi e rinnovare la vostra fede con me»”.
In effetti sono state davvero numerose le connessioni alla pagina Fb che ha trasmesso le celebrazioni, e non solo dalla terra godigina ma anche da quanti si trovano all’estero.
“Il 2 luglio dunque sarà l’occasione per ritornare in presenza e ringraziare la Vergine Maria per averci sostenuti, protetti, incoraggiati” in questo tempo complicato. Se le condizioni lo permetteranno a conclusione del centenario a metà settembre, si proverà ad organizzare anche la sagra, momento di convivialità e di festa.
“Il flusso di persone che viene qui al santuario della Crocetta ci dice che questo è ancora un luogo vitale, di cui va recuperata la singolarità - riflette don Gerardo -. La Madonna apparve a un mercante ungherese, Pietro Tagliamento, che aveva smarrito la strada e il suo gregge”. Sfiduciato per le inutili ricerche ma fiducioso nell’aiuto della Beata Vergine si inginocchiò e pregò con intensità. Gli apparve Maria, che lo incoraggiò a proseguire e gli chiese di alzare un tempietto laddove Lei pose una croce sul terreno. “La Madonna mostra all’uomo disorientato la croce, invitandolo a non temere, e mostrando la via. Un messaggio che vale ancora oggi, in questo tempo così bisognoso di recuperare la speranza”. Del resto, “la croce appartiene al cammino di coloro che seguono Gesù, consapevoli che essa indica non solo la sofferenza, ma anche l’amore”, aveva sottolineato mons. Gianfranco Agostino Gardin nella celebrazione di apertura. Il santuario continua a essere luogo di consolazione e di coraggio per chi soffre, di fiducia e di rinnovamento per continuare a camminare dietro al Signore Gesù. “In molti hanno portato a casa la croce con la scena dell’apparizione - spiega don Gerardo - con il desiderio di affidare a Maria la propria vita e la propria famiglia. Ora, Maria ci aspetta a casa sua”. Durante la santa messa sarà data a tutti i presenti la benedizione papale, con l’indulgenza plenaria concessa per la circostanza da papa Francesco attraverso la penitenzieria apostolica.