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San Vito di Altivole: al via le... “prove di volo”, il co-housing destinato a persone con autismo





Un nuovo importante traguardo per persone con autismo. Dopo il taglio del nastro, solo due mesi fa, di una casa famiglia in via dei Carpani, a Castelfranco Veneto, è stata inaugurata, a San Vito di Altivole, una nuova struttura della cooperativa Sonda, pensata per offrire a giovani adulti un ambiente in cui sperimentare una vita autonoma, in completa sicurezza e dentro a un progetto complessivo di inclusione.
Si chiama casa Prove di volo, rientra nelle iniziative del centro per l’autismo Ca’ Leido ed è sviluppata in sinergia con l’associazione Triblù, che riunisce i genitori di ragazzi con autismo. All’evento di sabato scorso hanno partecipato diverse autorità: l’assessora regionale alla Sanità e ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin; Natalino Filippin, responsabile dell’unità operativa complessa Disabilità e Non autosufficienza dell’Ulss 2; il sindaco di Altivole, Dorino Zilio; Andrea Antonello, ispiratore dell’impresa sociale “I bambini delle fate”. La benedizione è stata affidata al parroco, don Luciano Marchioretto.
“Questo evento apre anche l’inizio degli appuntamenti che abbiamo in programma per festeggiare i trent’anni della cooperativa Sonda - spiegano i promotori - e, a breve, presenteremo tutto il calendario delle iniziative, dedicate al tema dei legami”.
Intanto, dopo oltre un anno di lavori, la casa Prove di volo è pronta ad accogliere cinque ragazzi con autismo sotto i 40 anni e altre due persone con difficoltà di altra natura. Vivranno insieme, in una formula di co-housing, con l’obiettivo di sviluppare una maggiore autonomia, ma con la garanzia di un intervento rapido da parte degli operatori in caso di necessità, grazie alla vicinanza con la comunità per minori di Ca’ Leido. Il progetto è stato finanziato grazie all’impegno della cooperativa Sonda, al supporto economico dell’impresa sociale “I bambini delle fate” e al contributo della Regione Veneto, che ha erogato un finanziamento in conto capitale a rimborso graduale. Fondamentale, anche, la generosità di numerosi donatori privati, tra cui i protagonisti delle campagne di raccolta fondi, come Babbo Natale e i suoi piccoli elfi, diventati simbolo dell’iniziativa.
“Questa casa è frutto della collaborazione tra tanti attori - ha dichiarato Francesca Amato, presidente di Sonda -. L’impegno economico è grande, ma spero che il sostegno continui anche in futuro”. “Il valore del progetto sta nella sinergia tra pubblico, privato e famiglie”, ha spiegato Alberto Pettenon, vicepresidente di Sonda. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha riservato parole significative, definendo la nuova struttura “un luogo di inclusione, innovazione e impegno, dove sogni e speranze trovano spazio per crescere e diventare realtà”.