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San Biagio lancia il Distretto del commercio

Valentina Pillon e Sergio De Marco, sindaca e vicesindaco di S.Biagio, quest’ultimo con delega allo Sviluppo economico del commercio e dell’artigianato, hanno spiegato quanto l’iniziativa del Distretto del commercio sia importante “per la promozione del tessuto urbano, la valorizzazione del territorio e la qualificazione delle attività commerciali come fattore di innovazione e di integrazione per la comunità”

“Da centro commerciale naturale al Distretto del commercio”. L’Amministrazione comunale di San Biagio di Callalta martedì sera 5 marzo al polo culturale Skholè ha presentato ufficialmente il progetto di marketing per la costituzione di un Distretto del commercio a S. Biagio, iniziativa che il Comune sta curando in collaborazione con Ascom Confcommercio Treviso. A tal proposito, spiega l’Amministrazione in un comunicato stampa, per la gestione delle attività, sono stati nominati due manager esperti: Federico Marzari e Tiziano Minuzzo, che già da alcuni anni si occupano di iniziative simili in altri territori del Veneto.

Valentina Pillon e Sergio De Marco, sindaca e vicesindaco di S.Biagio, quest’ultimo con delega allo Sviluppo economico del commercio e dell’artigianato, hanno spiegato quanto l’iniziativa del Distretto del commercio sia importante “per la promozione del tessuto urbano, la valorizzazione del territorio e la qualificazione delle attività commerciali come fattore di innovazione e di integrazione per la comunità. L’obiettivo di progetto? Incentivare e innovare il commercio urbano, favorendo l’equilibrio tra i vari format commerciali e il rafforzamento dell’identità dei luoghi, restituendo maggiore attrattività a S.Biagio in termini di benessere sociale e culturale, dove la piazza è il centro della relazione fra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione. Insomma, un’occasione unica di fare rete, concretamente, generando opportunità e offrendo un nuovo valore aggiunto al nostro territorio. Partiremo dall’analisi dei punti di forza, amplificandone le potenzialità”.

Numeroso il pubblico in sala: non solo commercianti, ma anche artigiani e piccoli imprenditori, nonché le associazioni operative in paese, a cominciare dalla Pro loco, interessate a conoscere l’iter progettuale.

La cabina di regia è già al lavoro, raccogliendo dati e informazioni nel tessuto locale, per presentare entro il 30 aprile 2024 istanza alla Regione Veneto di riconoscimento ufficiale del Distretto del commercio di San Biagio di Callalta. Una volta ottenuta tale approvazione, il Distretto potrà accedere a bandi e finanziamenti dedicati. Inoltre, potrà cominciare a lavorare su iniziative comuni: da corsi di formazione per i commercianti, a eventi culturali e di promozione, alla definizione di percorsi naturalistici e storici, solo per fare qualche esempio.

“Dato per assodato che il negozio tradizionale non scomparirà mai, - hanno spiegato i due manager - è chiaro comunque che le attività di impresa devono stare al passo coi tempi, per interagire adeguatamente e intercettare il consumatore contemporaneo con strumenti e modalità adeguati ai tempi. A tal proposito, diventa essenziale fare rete, programmare, interpretare correttamente i nuovi stili di acquisto e di consumo, comunicare bene, accettando di coinvolgersi in un percorso che può portare vantaggio a tutti”.

A livello operativo, il piano marketing per la costituzione del nuovo Distretto del commercio prevede: una fase analitica (con oltre 200 interviste a clienti dei negozi di S.Biagio e frazioni, visite nei punti vendita valutando la cosiddetta ‘shopping experience’, questionario compilato via web dai negozianti sanbiagesi all’indirizzo internet http://bit.ly/sanbiagiodicallalta); una fase strategica (dove si prendono le decisioni e si tracciano le azioni del percorso, creando un tavolo di partenariato al quale parteciperanno il Comune, Ascom Confcommercio e Confesercenti, la Pro Loco, alcuni rappresentanti dell’artigianato, delle associazioni sportive e culturali del paese, delle società immobiliari); per concludere con una fase realizzativa (con la predisposizione dell’istanza per la Regione Veneto).

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