Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Quinto: un filo solido unisce i ragazzi con Ciad e Brasile
I giovani, che hanno ricevuto il sacramento della Cresima la scorsa domenica, hanno deciso di devolvere quanto raccolto in precedenza per un pellegrinaggio a Roma alle missioni di Fianga e Manaus, sostenendo il progetto "Un posto a tavola"
C’è un legame in più, ora, tra la parrocchia di Quinto e la missione diocesana di Fianga, in Ciad. Ma c’è un filo in più che unisce anche Quinto e il Brasile. E’ quello tenuto in mano dai giovani che, domenica scorsa, hanno ricevuto la confermazione, per imposizione di monsignor Stefano Chioatto. D’accordo con le catechiste e i propri genitori, hanno infatti deciso di devolvere quanto raccolto lo scorso anno per partecipare a un pellegrinaggio a Roma, da tenersi prima della celebrazione della cresima, al progetto “Un posto a tavola”, a sostegno di una serie di progetti destinati appunto alle missioni diocesane di Fianga e Sere, in Ciad, e di Manaus, in Brasile. Quanto raccolto, nello specifico, per la missione africana andrà a sostenere un progetto per dare acqua potabile, indispensabile per vivere in salute, alle popolazioni locali. Gran parte delle malattie che creano sofferenza e grande dispendio di denaro sono d’altronde veicolate dall’acqua inquinata. E’ così che le richieste da parte dei villaggi di avere un “forage”, cioè una pompa manuale, sono sempre numerose. Servendosi di una tecnica recente, introdotta dall’Unicef, un’équipe di 9 persone coordinata dalla missione di Fianga, esegue delle trivellazioni con la sola forza umana, che possono raggiungere una profondità di 30-40 metri. Nei villaggi in cui il sottosuolo è privo di rocce questa tecnica permette l’installazione veloce ed economica di pompe manuali. Il villaggio che chiede un forage, si impegna a partecipare versando un terzo della spesa complessiva, inoltre la manutenzione è affidata al villaggio stesso. Così, la popolazione diventa responsabile della pompa. Tolta la partecipazione locale, il costo per realizzare una pompa manuale varia tra gli 800 e i 1.000 euro.
Difficoltà diverse e altrettanto gravi, invece, a Manaus, nell’Amazzonia brasiliana: qui la situazione causata dalla pandemia è molto pesante. Nei mesi scorsi sono mancati ossigeno e letti di terapia intensiva, causando un’altissima mortalità. In questo momento, l’urgenza principale è il sostegno del “povo da rua” (il popolo di strada). Di fronte a queste necessità, sull’esempio segnato dai giovani, l’invito a sostenere economicamente le due missioni diocesane è stato allargato nelle ultime settimane a tutta la comunità di Quinto.