Da quasi un mese, nella sua malattia, Francesco è sostenuto giorno e notte da una incessante preghiera...
In marcia per la pace con parrocchie, Comuni e associazioni di Quinto e Zero Branco








C’erano i tamburi del gruppo Rataplan e i canti dei cori parrocchiali a scandire i passi delle 500 persone che, lo scorso 21 marzo, hanno preso parte all’edizione 2025 della Marcia per la pace, promossa dalle parrocchie della Collaborazione pastorale di Quinto e Zero Branco. Ritmi e suoni che se, da un lato, hanno accompagnato i presenti nel percorso di circa 3 chilometri per le strade del centro di Quinto, dall’altro hanno anche richiamato alla finestra chi, rimasto a casa, si è affacciato curioso alle finestre o si è spostato in terrazza. Un corteo tanto “rumoroso”, quanto silenzioso di fronte ai tre distinti momenti di riflessione e approfondimento, organizzati prima negli spazi esterni dell’oratorio San Giorgio di Quinto e della parrocchia, da dove è partito l’evento, poi, nel parco della Domus nostra, in villa Ciardi, e, quindi, in piazza Roma. Qui, davanti al Municipio, gli interventi dei primi cittadini Ivano Durigon (Quinto di Treviso) e Luca Durighetto (Zero Branco), che hanno fortemente sostenuto la manifestazione, giunta alla seconda edizione, insieme a numerose associazioni del territorio.
Ad aprire l’evento era stato don Davide Menegon, parroco delle comunità di Zero Branco, che portando i saluti del vescovo, Michele Tomasi, ha avviato la serata con un messaggio di speranza e impegno per la costruzione di un futuro più giusto e solidale. Subito dopo di lui, le bambine e dei bambini di Arte Danza hanno regalato un momento di grande emozione. Quindi, altri momenti riflessione e testimonianze significative, con interventi e musiche dedicati al tema della pace, alla lotta contro la tratta di esseri umani e alla necessità di promuovere una cultura della solidarietà e del rispetto reciproco. Il parco della Domus Nostra, in particolare, ha ospitato una toccante testimonianza di chi ha vissuto in prima persona situazioni di sfruttamento e ingiustizia e che, oggi, può dirsi sereno grazie al supporto della Caritas tarvisina, rappresentata da don Bruno Baratto. A chiudere l’evento alcuni musicisti locali.
La Marcia si è, così, conclusa tra musica, voci e abbracci, lasciando nell’aria non solo il suono degli ultimi accordi, ma anche un messaggio forte: la pace è un cammino che si costruisce insieme, passo dopo passo, giorno dopo giorno, anche nelle nostre comunità.