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Paderno di Pieve del Grappa, inaugurata la mostra "La grande bellezza" al centro Chiavacci

Illustrata con parole e immagini la “Laudato si” di papa Francesco

«C’è tanto bisogno di purezza, di purificare la terra e il nostro intimo. La speranza è che anche questo semplice segno che oggi inauguriamo possa dare il suo piccolo contributo». Così don Paolo Magoga responsabile dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del Lavoro e Salvaguardia del Creato mercoledì 1 settembre all’inaugurazione della mostra intitolata “La grande bellezza” che illustra con parole e immagini la “Laudato si” l’enciclica di papa Francesco. La mostra costituita da pannelli all’aperto, è stata allestita al Centro di spiritualità e cultura “Don Paolo Chiavacci” di Crespano di Pieve del Grappa.

E’ stato questo il primo di quattro appuntamenti organizzati nell’ambito dell’iniziativa “Il tempo del Creato” 2021, organizzata dalla Commissione diocesana di Pastorale sociale e Salvaguardia del Creato in collaborazione con il Centro “Don Paolo Chiavacci”, l’associazione “Incontri con la Natura”, la “Fondazione Opera Monte Grappa”, la “Comunità Laudato sì” di Treviso, la parrocchia di Cornuda e il Gruppone Missionario.

Presenti oltre a volontari e amici dell’associazione e del Centro anche mons. Giuliano Brugnotto vicario generale della diocesi di Treviso, Annalisa Rampin sindaco di Pieve del Grappa, Francesco Chiavacci Lago nipote di don Paolo Chiavacci e Fabio Cogo esperto di pianificazione e gestione risorse forestali. Ad accompagnare l’evento gli allievi della Filarmonica di Crespano.

«A dire il vero – ha aggiunto don Magoga - oggi assaggiamo “un antipasto” ovvero 9 dei 24 quadri previsti che percorrono l’intera l’enciclica. Ad accompagnarci in questo cammino il fondatore della casa, don Paolo Chiavacci, che profeticamente ha anticipato i temi dell’enciclica e - volendo questo centro - ne ha posto una pietra miliare; e Greta Thunberg che grazie ai suoi scioperi per il clima ha portato all’attenzione dei giovani e del mondo intero le istanze della stessa Laudato si.

Forse non tutti sanno che sono molte più le persone che visitano l’esterno della casa che il suo interno e, potremmo dire, il valore del Centro, il suo tesoro è ciò che sta fuori di esso. Dal cielo stellato ai prati, dalle diverse specie di fauna e flora alla storia delle rocce, in ogni angolo è possibile sentire il cantico delle creature».

«La vocazione di questa casa è squisitamente educativa. Un’educazione all’ascolto della natura e al rispetto di essa – ha aggiunto tra l’altro mons. Brugnotto – un’educazione al bello dell’universo che ci introduce al disegno misterioso di Dio che mai saremo in grado di scrutare fino in fondo e ci chiede innanzitutto uno sguardo di stupore, un’educazione alla capacità di scrutare i sentieri dell’anima ravvivata dal soffio dello spirito».

Una vocazione della casa da incentivare soprattutto verso i giovani è stato anche l’auspicio di Francesco Chiavacci Lago, mentre il sindaco Annalisa Rampin ha sottolineato come sia importante il riconoscimento a biosfera del comprensorio del Grappa. «Un territorio di 25 comuni da difendere e promuovere».

Nell’occasione Fabio Cogo ha illustrato certificato PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale) del bosco della Casa, a seguito della positiva valutazione nella gestione del gruppo Veneto Foreste.

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