Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Padernello: da quarant'anni in campeggio!
Questa esperienza è giunta alla quarantesima edizione, un anniversario speciale che viene celebrato sabato 11 e domenica 12 gennaio nelle sale parrocchiali di Padernello, con una mostra storica con le fotografie delle varie annate e con materiali vari – tende, sacchi a pelo... – che chi ha vissuto il Campeggio ricorderà di sicuro, con un pizzico di nostalgia.
Per i ragazzi di Padernello di svariate generazioni, a partire da quelle degli anni Sessanta fino ai nati nei primi anni del Duemila, c’è un’esperienza educativa estiva che in un attimo accende i loro volti e la loro memoria: il Campeggio.
Per le centinaia di ragazzi e animatori che per uno o più anni l’hanno vissuta, la parola “Campeggio” evoca ricordi indimenticabili: la vita in tenda, i giochi e i tornei, le serate in allegria, le camminate, il “deserto” e i momenti di preghiera, il gioco notturno, gli scherzi, le tante nuove amicizie.
Questa esperienza è giunta alla quarantesima edizione, un anniversario speciale che viene celebrato sabato 11 e domenica 12 gennaio nelle sale parrocchiali di Padernello, con una mostra storica con le fotografie delle varie annate e con materiali vari – tende, sacchi a pelo... – che chi ha vissuto il Campeggio ricorderà di sicuro, con un pizzico di nostalgia.
Dall’ormai lontano 1980, ogni estate la struttura del campeggio parrocchiale rende possibili sei settimane di campiscuola per ragazzi della fascia d’età delle scuole medie e delle superiori, con anche alcune esperienze di soggiorni per famiglie.
In questi quarant’anni, il Campeggio di Padernello ha fatto tappa in numerose località montane: il primo venne organizzato, con pochissime attrezzature e tanta curiosità, a Taibon Agordino; seguirono poi Vallada Agordina, Goima di Zoldo, Auronzo, Colle Santa Lucia, Fusea di Tolmezzo, Danta di Cadore e, dal 2005 a oggi, Valle di Cadore.
Questa presenza nelle varie località non è mai stata solo “turistica”, bensì fatta di conoscenza e contatto diretto con i residenti e di grande rispetto per un mondo così suggestivo ma anche fragile. Questa attenzione, ad esempio, nella primavera scorsa si è concretizzata nel dono da parte del Campeggio Padernello di 2.000 euro al sindaco di Valle di Cadore, destinati ai lavori di riparazione di una casa danneggiata dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018.
Con il passare degli anni l’organizzazione si è affinata, grazie all’impegno di tanti volontari, guidati in modo generoso e concreto da Livio Gazzola.
Da una parte la struttura si è via via arricchita, con tante tende, il capannone, la casetta-cambusa, i servizi e persino la grande tenda che fa da chiesa, con 60-70 persone che ogni anno collaborano per il trasporto, il montaggio e lo smontaggio.
Un servizio prezioso e impegnativo è poi quello della gestione del campo, grazie a tanti adulti che - solitamente cinque per turno - ogni volta offrono una settimana come cuoche e capicampo.
Fondamentale è, poi, il ruolo degli animatori, chiamati a proporre tematiche, attività, testimonianze e giochi sempre coinvolgenti e accattivanti, cercando di trasmettere alcuni valori umani e di fede utili per la vita dei ragazzi (90-100 ogni anno), con i quali intanto condividere ogni momento della settimana di camposcuola.
Al traguardo dei 40 anni, doppio è l’augurio per il Campeggio di Padernello: che possa proseguire tutte le estati; che l’esperienza vissuta rimanga per tutti i ragazzi un “momento forte” scolpito nella loro memoria, affinché nella vita di ogni giorno, nel fare le scelte importanti, tengano presente quel che hanno sperimentato in Campeggio: la bellezza dello stare insieme, la possibilità di un rapporto sereno e schietto con gli altri; l’accettazione reciproca, condividendo senza farsi problemi le fatiche, l’allegria, la riflessione sulle cose che contano.