Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Nuova mappa degli itinerari della Grande guerra
Una mappa con i percorsi della Grande Guerra nel territorio trevigiano: è quella che è stata presentata alla stampa in anteprima nel corso della conferenza online promossa dal sindaco di Montebelluna e neo consigliere regionale, Marzio Favero.
La mappa rappresenta una delle azioni concretizzate dal Gruppo di coordinamento delle Intese Programmatiche d’Area Montello- Piave-Sile, Terre Alte della Marca Trevigiana, Castellana, Pedemontana del Grappa e dell’Asolano, Opitergina Mottense e Marca Trevigiana, dell’area “Grappa – Montello – Piave” per il Centenario della Grande Guerra costituitosi due anni fa con uno specifico Protocollo d’Intesa.
Le mappe, finanziate dal Consorzio Bim Piave e progettate con il supporto dei direttori del Museo di Vittorio Veneto e quello di Montebelluna, sono state stampate in 10mila copie e consegnate agli uffici IAT e agi Infopoint, ai Comuni interessati e ai portali di accesso.
A breve le mappe saranno tradotte anche in inglese, francese e tedesco.
Spiega Marzio Favero: “Il progetto origina da quell’alleanza suggerita dal presidente dell’IPA Terre Alte, Stefano Soldan, sul tema della Grande Guerra e per il quale mi è stato chiesto di occuparmi del coordinamento. L’alleanza vede la sinergia tra le cinque IPA trevigiane con il sostegno del Consorzio Bim Piave, la Provincia di Treviso, il Gal Alta Marca, l’Unpli, la Camera di Commercio, Marca Treviso.
Perché tornare a parlare di Grande Guerra, quando ormai le celebrazioni per il Centenario si sono esaurite? Perché questo tema continua a conservare il suo valore culturale in quanto la Grande Guerra non è mai finita. Essa ha infatti rappresentato uno spartiacque tra l’epoca precedente e quella attuale in cii è la politica internazionale a governa i processi). Ed è tanto più importante continuare a parlare di Grande Guerra in questi anni in cui l’Unione europea è fortemente messa in discussione.
Per comprendere il senso di Europa occorre visitare i luoghi, i monumenti, le trincee ed avere il coraggio di ricordare il sacrificio di milioni di uomini che anche nelle terre trevigiane persero la vita.
Vogliamo ricordare questa pagina perché ha cambiato la memoria storica dei trevigiani ed abbiamo il dovere di essere custodi di questa memoria che riguarda venti diverse nazioni. E lo facciamo giocando una carta che può essere vincente per la promozione della provincia trevigiana”.
“I percorsi della Grande Guerra – ha aggiunto l’assessore regionale al turismo e all’agricoltura, Federico Caner - rappresentano un prodotto turistico molto importante non solo in chiave locale, ma anche internazionale. Con questo progetto non si ragiona solo di destinazione turistica, ma di prodotto che deve essere valorizzato e messo in connessione, ad esempio con gli aspetti rurali e più in generale con l’agricoltura, ad esempio attraverso la promozione dei prodotti tipici locali di cui la Provincia trevigiana è ricchissima”.
Aggiunge Michele Genovese, direttore GAL dell'Alta Marca Trevigiana e IPA Altamarca Trevigiana: “Mettere assieme le cinque IPA è stata una bella avventura e l’auspicio è che si possa proseguire su questa via della collaborazione anche in funzione del Recovery fund che, per le IPA, che sono delle realtà operative molto radicate sul territorio, può rappresentare un’ottima occasione di sviluppo”.
Interviene l’architetto Filippo Maria Covre: “Siamo partiti nel 2014 chiedendoci come valorizzare questi siti e abbiamo poi concluso l’accordo tra le cinque IPA, ma avendo sempre presente il masterplan regionale sulla Grande Guerra.
Le sfide che ci siamo trovati ad affrontare erano complesse, a partire da quella su come rendere un territorio così densamente popolato di punti di interesse sulla Grande Guerra e renderlo fruibile da parte del turismo. Abbiamo cercato di trovare una narrativa comune, ovvero quello di ragionare sul tema delle battaglie attorno alla linea di Piave da cui ne conseguono tre dei quattro itinerari individuati e a cui se ne aggiunge un quarto a significare la linea di congiunzione data dalla disseminazione degli ossari e sacrari presenti nell’area”.
“Quando si parla di accoglienza, si parla di Pro Loco perché è uno dei suoi compiti precipui. L’inserimento degli uffici IAT e degli Infopoint nella cartina è sicuramente importante, così come è importante ricordare che il contributo delle Pro Loco riguarda anche la manutenzione e la cura dei luoghi della Grande Guerra, dove il ruolo dei volontari è fondamentale e supporta il lavoro degli enti pubblici”, sottolinea Giovanni Follador, presidente dell’UNPLI regionale e provinciale.
Conclude Alessandro Martini, coordinatore della OGD Città d'Arte e Ville Venete del territorio Trevigiano e direttore della Fondazione Marca Treviso: “La scelta strategica fatta dall’ODG di avere come riferimento le IPA, che in alcuni casi si stanno trasformando in marchi d’area e DMC, si sta rivelando vincente. Il modello trevigiano pare essere di grande interesse: in una situazione complessa che vede quasi 100 soggetti partecipare all’ODG quasi 100 soggetti, l’IPA ci pareva il riferimento migliore per semplificare e meglio gestire i progetti per lo sviluppo del territorio e la creazione di questa mappa ne è la dimostrazione”.