Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Morto in Venezuela a 107 anni il missionario originario di Riese e amico degli indigeni
Don Giuseppe Berno, è stato per 89 anni missionario, perlopiù nella zona amazzonica del Venezuela. Era il salesiano più anziano del mondo.
Sacerdote missionario per 90 anni in Venezuela, uomo di autentica fede, profondo conoscitore dei popoli dell’Alto Orinoco in foresta Amazzonica, famoso per le sue carte geografiche, per lo studio delle lingue autoctone e l’interpretazione dei segni e dei suoni di quelle culture primitive. E’ morto a 107 anni don Giuseppe Berno, originario di Riese Pio X, il prete salesiano più anziano al mondo. Dal 2009, sulla soglia dei 100 anni, si era trasferito a Caracas nella casa del suo ordine religioso ad Altamira, dove martedì scorso sono state celebrate le esequie.
“E’ stato un vero missionario, testimone di Gesù, sempre positivo e gioioso, informato sui fatti del mondo - raccontano due suoi nipoti, Roberto e Tiziana -. Lo ricordiamo nei viaggi che abbiamo fatto per andare a conoscere i posti in cui viveva, le persone che ogni giorno incontrava e di cui tanto ci parlava quando rientrava in Italia. Passavamo lunghe serate ad ascoltarlo incuriositi”.
Nato a Riese nel febbraio del 1911 e chiamato Giuseppe in onore di papa Sarto, entra nei salesiani giovanissimo, a 18 anni, e subito chiede di poter partire come missionario per il Venezuela, Paese che di fatto è diventato la sua seconda patria. Fece i voti nel 1932 e nel 1938 venne ordinato sacerdote a Caracas. A 50 anni fu inviato missionario in terra amazzonica nell’Alto Orinoco: all’inizio rimase a Puerto Ayacucho, dove divenne provicario e direttore dell’opera salesiana. Nel 1967 insieme ad altri due religiosi si addentrò nella foresta vergine dell’Amazzonia venezuelana e vi rimase ininterrottamente per 20 anni: prima a Macava, poi a Ocamo e quindi a El Planatal.
“Non fu certo facile, il primo contatto con le tribù «primitive», l’attività di promozione umana, la stessa realizzazione della missione salesiana - continuano a raccontare i nipoti -. Ma lo stesso clima, l’alimentazione, l’«orientamento» in quelle terre”. Don Giuseppe Berno seppe stabilire relazioni d’incontro, di reciproca accoglienza e di legame con tribù ed etnie dalle lingue incomprensibili e dagli usi e costumi a volte anche contrari ai propri, convivendo in umiltà e semplicità.
A 76 anni tornò a Porto Ayacucho e lì rimase come vice parroco fino al 2009. “La sua vita è stata una testimonianza di fedeltà e generosa dedizione al servizio di Dio e degli uomini”. Il 24 febbraio scorso aveva festeggiato 107 anni, 89 da missionario in Venezuela, 86 di vita religiosa e 80 di sacerdozio.
Domenica 17 giugno la comunità di Riese Pio X si ritrova al santuario delle Cendrole alle 18 per il rosario e alle 18.30 per la celebrazione eucaristica in memoria del missionario salesiano.