domenica, 01 dicembre 2024
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Montebelluna: un centro pulsante

Miniput: nessuna marcia indietro da parte dell’Amministrazione comunale di Montebelluna nonostante le critiche non si siano ancora sopite.

Nessuna marcia indietro sul progetto di costituire un vero e proprio centro storico che attualmente Montebelluna non possiede e sulla pedonalizzazione avviata alcuni mesi fa del breve tratto di Corso Mazzini, dal Municipio sino all’intersezione con via Partigiani – via Cavour, con la realizzazione del cosiddetto miniput.
Lo sottolinea con decisione il sindaco Marzio Favero, che forte del fatto che il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza comunale, che istituiva in via sperimentale una nuova viabilità in una parte del centro del capoluogo montelliano, sembra più che mai convinto di proseguire sulla strada intrapresa per ripensare globalmente il cuore della città e ridisegnare parte della rete viaria.
Ma se i cambiamenti sono avvenuti, le polemiche non sembrano sopirsi fra sostenitori della pedonalizzazione così com’è stata fatta e contrari, fra coloro che apprezzano i recenti interventi sulla viabilità cittadina con un anello di scorrimento per i veicoli e quelli che al contrario sottolineano che, se si sono liberati pochi centinaia di metri quadrati di centro dalle auto, il traffico, l’inquinamento e i pericoli sono cresciuti di molto in altre zone cittadine.
Per quanto riguarda la circonvallazione, la progettazione complessiva dovrà per forza coinvolgere anche i Comuni dell’hinterland di Montebelluna. Questa arteria rappresenta l’unica alternativa per far diminuire drasticamente il traffico cittadino, che altrimenti deve scorrere lungo vie piuttosto strette, ma la sua realizzazione tuttavia appare ancora lontana. Favero dal canto suo, per ora, è soddisfatto per la futura “creazione di una bretella di collegamento, con la realizzazione del sottopasso fra casello d’uscita della Superstrada Pedemontana Veneta e la strada provinciale 100. Questo risultato è il frutto di una complessa trattativa intrattenuta da me con Veneto Strade, con il Commissario per la Pedemontana Veneta, con la Provincia, con il gruppo Cabi e Grigolin e ha portato ad un accordo importante per la costruzione di quello che, a tutti gli effetti, sarà il primo tassello di tangenziale”.
“Tale tratto - prosegue il sindaco Marzio Favero - è in progettazione e subirà tutte le verifiche di valutazione ambientale e verrà reso noto a tutti nei prossimi mesi”.
Per la minuscola zona pedonalizzata, attualmente piuttosto squallida e anonima, il primo cittadino pensa a un arredo urbano che renda più a misura d’uomo il lembo d’asfalto, che non è più attraversato da auto e moto, sostituendo cartelli, spartitraffico e transenne provvisorie.
Sarebbe importante, inoltre, ridisegnare in modo più visibile la segnaletica stradale tracciata, che in molti tratti è poco visibile e confusa.
Quindi si passerà alla discussione con i cittadini per dare un’identità a quest’area, valorizzando gli edifici storici più rappresentativi e le piazze.
Di pari passo sarà necessario progettare un piano del traffico che vada oltre le modifiche introdotte fino a oggi.

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