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Montebelluna: nei 110 anni del Duomo Anno santo dedicato a Maria

“Non volevamo lasciar passare questo anniversario  - ci dice il parroco del Duomo mons. Antonio Genovese - poiché un popolo senza storia e memoria è destinato a scomparire".

Cento e dieci anni fa, esattamente l’8 dicembre del 1907 mons. Giuseppe Furlan annunciava la decisione di iniziare il Duomo di Montebelluna, la “Ciesa nova”. Fu un grande impegno che prese il via con la posa della prima pietra il 23 marzo del 1908 e si concluse molti anni dopo con la consacrazione avvenuta il 26 aprile 1971, durante una solenne celebrazione, presieduta dal vescovo Antonio Mistrorigo.
“Non volevamo lasciar passare questo anniversario  - ci dice il parroco del Duomo mons. Antonio Genovese - poiché un popolo senza storia e memoria è destinato a scomparire. Così vogliamo ricordare, per ripensare il presente, per custodire il tesoro di fede e di sane tradizioni, rinnovandole con una rievangelizzazione che oggi è necessaria. Ecco allora che abbiamo pensato a un Anno Santo dedicato alla Madonna, perché le nostre due Chiese sono dedicate a Lei. Santa Maria in Colle la cui festa è l’8 settembre, giorno liturgico della Natività di Maria Vergine e il Duomo, dedicato all’Immacolata Concezione di Maria, l’8 dicembre. E non dimentichiamo che a Contea la chiesa è intitolata alla Madonna della Salute, mentre a Busta alla Madonna delle Grazie”.
Montebelluna pertanto è sotto il manto e la protezione della Vergine Maria e la comunità dei fedeli vuole ricordarlo nei prossimi mesi in vari modi, nelle celebrazioni, nella catechesi, nelle riflessioni, ma soprattutto – mette in luce il prevosto – nell’ispirazione da prendere nella vita e nelle scelte, guardando a Maria, l’Icona della Chiesa che ascolta e agisce. Allo stesso tempo, in occasione del centenario della tragica Grande guerra, si ricorderà il ruolo straordinario che ebbero mons. Furlan e mons. Bortoletto nell’edificazione di questo tempio, luogo della preghiera, dell’ascolto della Parola di Dio, del raccoglimento delle celebrazioni eucaristiche, della nascita alla vita cristiana e poi del saluto ai nostri cari.
Ma se il popolo di Dio con coraggio ha costruito un Duomo maestoso, la cui mole imponente si scorge da decine di chilometri di distanza, segno della profonda fede, oggi - afferma don Antonio - “tocca a noi mantenere viva la testimonianza cristiana e interrogarci su quali costruzioni spirituali siamo capaci di fare, di mantenere, di approfondire e di rinnovare. E in particolar modo dobbiamo meditare se sono fresche la nostra fede, la speranza e la carità e se portiamo il Vangelo della gioia a coloro che incontriamo, sull’esempio della Madre di Dio e se siamo una Chiesa che si fa vicina all’uomo d’oggi”.
Quest’anno, dunque, l’azione pastorale della parrocchia sarà focalizzata su alcune proposte fra le quali l’attenzione alle giovani famiglie, al loro formarsi e all’accoglienza delle altre all’interno della nostra comunità, incrementare stili di vita più evangelici a partire dall’ascolto del Vangelo, avere una maggiore attenzione al prossimo e, specialmente, alle povertà e alle difficoltà presenti nel territorio. Nei prossimi mesi - precisa il parroco - dovremo lavorare a fondo su questi temi, aiutati dal percorso sinodale e dagli stimoli della Collaborazione pastorale.
Molto significativi per crescere, approfondire la fede e per sentirsi animati dallo spirito di comunità viva sono stati, nei giorni scorsi, la lectio divina di Avvento con don Firmino, della comunità monastica di Santa Maria in Colle, che rappresenta una ricchezza per l’intera comunità e, nel corso della Messa di domenica 10 dicembre, il riconoscimento dal parte del Comune, per il prezioso servizio svolto per 71 anni da suor Angela Vedovato delle suore di Maria Bambina, sia in ambito pastorale e religioso in parrocchia, sia in quello civile, caritativo e scolastico.
Sono in programma, poi, domenica 17 dicembre la veglia degli scout e dal 18 al 22 dicembre la Novena di Natale per i giovani, curata dal vicario parrocchiale don Matias Franceschetto nella cappellina del Duomo verso le 7.30, prima dell’inizio delle lezioni a scuola. Continua inoltre la raccolta Caritas di generi alimentari per persone bisognose ed è stato promosso, assieme ad imprenditori, un fondo solidarietà famiglie in difficoltà, presenti anche nella “ricca” Montebelluna.

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