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Montebelluna: compie settent'anni il primo distretto commerciale
Grandi festeggiamenti il 21 febbraio nella sede di Ascom Confcommercio di Montebelluna. In primo luogo per i 70 anni dell’associazione, nata nel 1950 in un locale di proprietà comunale aperto due volte a settimana; poi i 20 anni della nuova e moderna sede di via Buzzati, a ridosso del centro.

Grandi festeggiamenti il 21 febbraio nella sede di Ascom Confcommercio di Montebelluna. In primo luogo per i 70 anni dell’associazione, nata nel 1950 in un locale di proprietà comunale aperto due volte a settimana; poi i 20 anni della nuova e moderna sede di via Buzzati, a ridosso del centro: 650 metri quadri a disposizione delle imprese associate, con aule per la formazione, spazi per i servizi e uno staff di 24 persone; infine, il pensionamento dello storico referente della Delegazione montebellunese Nevio Marchesini, in forza a Montebelluna da 1993 e dipendente Ascom dal 1987 a cui è succeduto Christian Brugnaro, 35 anni, dipendente Ascom dal 2005 e dal 2010 operativo a Montebelluna.
Ascom Confcommercio Montebelluna comprende oggi 22 Comuni, 10 del Montebellunese e 12 dell’Asolano. “Presenza capillare nel territorio, dialogo costante e costruttivo con tutte le Amministrazioni, presidio delle imprese, sguardo rivolto al futuro e radici ben ancorate ai valori dell’identità. Sono questi – ha affermato il presidente della Delegazione Roberto De Lorenzi – i tratti distintivi che hanno caratterizzato l’attività associativa rendendo Ascom Confcommercio Montebelluna una realtà autorevole, affidabile, aperta al confronto ma ferma, quando necessario, nelle posizioni di tutela delle imprese e sempre pronta a trovare soluzioni e ad anticipare nuovi percorsi”.
Molti i successi ottenuti in questi anni, grazie al confronto con le diverse Amministrazioni. Una collaborazione certificata dalla presenza alle celebrazioni non solo dell’attuale sindaco di Montebelluna Marzio Favero, ma anche degli ex Laura Puppato e Silverio Zaffaina. Tra questi la battaglia sulle tariffe rifiuti durante la quale il lavoro di concertazione di Ascom ha garantito, per la prima volta su tutto il territorio nazionale, la restituzione agli esercenti associati di parte degli importi pagati.
Inoltre dalla metà degli anni ‘90 i parcheggi a Montebelluna sono diventati gratuiti il sabato pomeriggio e l’associazione si è spesa molto poi per la pedonalizzazione del centro storico, nonostante in tanti all’inizio fossero contrari. Una decisione che si è rivelata lungimirante e da cui nessuno tornerebbe indietro.
“Assieme abbiamo ottenuto il riconoscimento di Montebelluna, Città emporio, come distretto commerciale da parte della Regione – ha raccontato il sindaco Favero –. E’ l’occasione per proseguire un percorso che è iniziato con la scommessa della rigenerazione urbana del centro storico attraverso la pedonalizzazione e la riqualificazione architettonica. Il risultato è stata una vittoria visto che il centro non ha perso posizioni negli anni più difficili e una parte importante di merito va attribuita al presidente Roberto De Lorenzi e al referente territoriale Nevio Marchesini che con umanità e saggezza hanno accompagnato la fase di transizione in spirito di leale collaborazione”.
Altro progetto è Mosaico, il partenariato pubblico-privato che conta una novantina di soci e dal 2009 registra una crescita ininterrotta. Comune, Ascom, Camera di Commercio, operatori economici e altri sponsor hanno fatto crescere questa realtà, fino alla composizione, nel 2017, del Distretto Città emporio, soggetto col quale Montebelluna si è aggiudicata i finanziamenti di una serie di bandi regionali, che hanno consentito una rigenerazione complessiva della città. Attualmente il Mosaico garantisce, per 10 mesi all’anno, una media tra i 25/30 eventi, distribuiti tra il periodo estivo e quello natalizio, col logo “In centro tutta un’altra musica”. Si è dimostrata vincente la scelta di puntare sulla cultura per rigenerare il tessuto economico e le sue relazioni sociali.
Il lavoro fin qui svolto ha portato alla crescita e alla diversificazione dell’economia montebellunese che, pur avendo una forte vocazione di tessile-abbigliamento legato allo sport e alla calzatura, ha una composizione terziaria marcata che conta, secondo i dati di General Report per il 2018, 6.863 unità locali complessive, di cui il 38% concentrate nel commercio, il 14% nel turismo e ben il 48% nei servizi alle imprese e alla persona.
Ascom-Confcommercio ha fatto da volano a questo indotto, rafforzato dall’interazione positiva con altri organismi, ovvero soggetti intermedi attorno ai quali si è sviluppata una progettualità condivisa che ha consentito quello “scatto in avanti” che si traduce oggi non solo in una tenuta delle imprese nel mercato, ma in una maggiore coesione sociale e in una dinamismo strutturale del tessuto economico. “Chi guarda a Montebelluna guarda a una realtà che ha valore di esempio – il commento di Federico Capraro, presidente Ascom –. Con la guida di Nevio Marchesini è stata portata l’innovazione in un contesto che cambia”. “Ho cercato di non trattare la periferia da periferia – la conclusione di Marchesini che poi ha dato un consiglio –. A chi prenderà il mio posto auguro di essere sempre curioso, aggiornato e di avere qualche sogno da portare avanti con lo spirito di mettersi al servizio degli altri”.