Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Montebelluna: celebrazione per i 50 anni del Duomo presieduta dal cardinale Stella
Il lungo percorso dell’edificazione della nuova chiesa giungeva al termine, difatti, il 26 dicembre del 1971, quando il vescovo Antonio Mistrorigo consacrava il duomo, intitolato a Maria Vergine Immacolata
Un momento davvero partecipato e un’opportunità di crescita per la comunità che ci invita a impegnarci e a continuare a vivere seguendo e diffondendo la Buona Novella sulla strada tracciata dai nostri avi. Con queste parole il prevosto mons. Antonio Genovese ha sintetizzato lo spirito che ha animato il 50° della consacrazione del Duomo di Montebelluna.
Il lungo percorso dell’edificazione della nuova chiesa giungeva al termine, difatti, il 26 dicembre del 1971, quando il vescovo Antonio Mistrorigo consacrava il duomo, intitolato a Maria Vergine Immacolata.
La costruzione parte da lontano e inizia il 25 marzo 1908, quando il vescovo Andrea Giacinto Longhin, dopo la celebrazione della messa nella chiesa prepositurale a Santa Maria in Colle, depone la prima pietra di un’opera monumentale che ha visto impegnati per lunghi anni il prevosto mons. Giuseppe Furlan e l’intera comunità montebellunese che ha partecipato, animata da una fede sincera e robusta, alla realizzazione della chiesa tanto che la costruzione dell’edificio religioso fu un vero e proprio evento di comunità. “In ricordo dell’evento - spiega Gianna Galzignato, della parrocchia del Duomo - venne distribuita un’immagine della Madonna sul retro della quale è riportata un’invocazione alla Vergine, che ricorda il profondo legame tra il Duomo e la vita di fede del popolo cristiano, per cui il luogo dell’incontro per la celebrazione dell’eucaristia è simbolo della chiesa popolo di Dio.
Tuttavia non solo la posa della prima pietra, ma anche tutte le tappe più significative della costruzione della Chiesa sono scandite da ricorrenze mariane e a Maria Immacolata, per volontà dello stesso mons. Furlan, la chiesa venne intitolata. Il processo di costruzione del Duomo fu complesso, caratterizzato da una prolungata interruzione a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale e, dopo la morte di mons. Furlan, fu mons. Daniele Bortoletto a portare a compimento l’opera. Oggi la comunità parrocchiale di Montebelluna celebra l’importante anniversario, facendo memoria di ciò che è stato e facendo tesoro del patrimonio di fede di generazioni che nel Duomo hanno celebrato l’eucaristia, ricevuto i sacramenti, pregato, continuando, con la guida dei loro pastori, a costruire idealmente la chiesa di Montebelluna, che è edificio, ma prima di tutto popolo di Dio”.
Per celebrare questo avvenimento fondamentale per la comunità montebellunese, domenica 9 gennaio si è tenuta una solenne celebrazione presieduta dal cardinale Beniamino Stella che ha incoraggiato la comunità parrocchiale a essere pietre vive e oranti di fronte alle sfide che ci attendono e di pregare per il Papa e i sacerdoti volendo loro bene, sostenendoli con delicatezza e amore. Durante la messa, è stato letto il messaggio inviato dal vescovo Tomasi che ha ringraziato il card. Stella per la sua presenza, sottolineando che le vicende della chiesa edificio sono soprattutto le vicende della chiesa costruita di pietre vive sul fondamento della pietra angolare Gesù Cristo, e che grazie alla sua presenza, un momento importante di una comunità parrocchiale e di una città, assume una dimensione universale, ampia come la Chiesa cattolica tutta.