Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Maserada: papa Francesco telefona alle suore
Grande gioia per la comunità delle Dorotee. “Pregate per me”, le parole del Pontefice che ha voluto rispondere di persona alla lettera inviatagli dalle religiose
“Scusi, ma lei chi è?”. “Sono il Papa”. Quasi è svenuta per l’emozione, suor Annunziata Padovan, lunedì scorso. La religiosa, delle Dorotee di don Luca Passi, fa parte della comunità di Maserada, e ha avuto il privilegio di ricevere gli auguri pasquali direttamente da papa Francesco, che voleva rispondere di persona a una lettera che la comunità di Maserada gli aveva inviato.
Racconta, infatti, la superiora, suor Annapaola Mazzucco: “Gli avevamo scritto qualche settimana fa. Gli avevamo raccontato della nostra vita di suore anziane, avevamo ricordato che il nostro fondatore, don Luca Passi, era stato il primo beato a essere proclamato, dieci anni fa, dopo la sua elezione a pontefice. Ricordavamo che sempre don Luca Passi era stato ordinato sacerdote duecento anni fa, e affidavamo il Papa alla sua protezione. Promettevamo di pregare per lui, e gli chiedevamo a nostra volta una preghiera”.
La lettera, insieme a una foto della comunità, era stata recapitata al Santo Padre grazie all’interessamento di un giovane, originario di Maserada, che lavora a Roma e ha accesso in Vaticano.
Il lunedì di Pasqua le suore stavano trascorrendo una giornata all’insegna del relax e delle relazioni, assieme alle consorelle di Asolo, quando, verso le cinque del pomeriggio, è squillato il telefono. All’anonima persona che chiedeva della superiora, suor Giannarosa Franchetto, che aveva risposto alla chiamata, ha spiegato che in quel momento suor Annapaola non era presente. L’interlocutore, che forse pensava di parlare con una centralinista, ha ugualmente chiesto di interloquire con una suora. Così, si è presentata al telefono suor Annunziata. La quale si è sentita ringraziare per la lettera e la foto che aveva ricevuto dalla comunità. Alla richiesta si un chiarimento sulla sua identità, l’interlocutore ha risposto: “Suor Annunziata, sono il Papa”. “Santità, non capisco più niente”, ha detto la religiosa, molto emozionata, mentre il Papa si raccomandava con particolare insistenza di pregare per lui, “ma a favore, non contro”, ha scherzato.
“Io nel frattempo ero rientrata nella stanza - prosegue il racconto della superiora -, e ho avuto percezione della grande emozione che c’era in quel momento. Purtroppo, personalmente non sono riuscita a parlargli, ma è ugualmente una gioia grande, che ha coinvolto tutta la nostra comunità religiosa”. Ha parlato brevemente, di nuovo, con il Papa, la “centralinista”, suor Giannarosa, alla quale suor Annunziata ha passato il telefono. E il Papa ha ribadito come fa con tutti i suoi interlocutori, la richiesta di pregare per lui: “Ne ho tanto bisogno”, sono state le sue parole prima di salutare le religiose.