Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Le “fusioni” tornano d’attualità. Villorba e Spresiano in rampa di lancio
Va detto che, al momento, si tratta di una “suggestione giornalistica”. Eppure, Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano, e Francesco Soligo, primo cittadino di Villorba, sembrano avere le idee chiare. La fusione tra i due Comuni confinanti, lungo l’asse della Pontebbana, s’ha da fare. Anche presto, addirittura nel 2024. Il nome al momento ipotizzato è semplicemente Treviso Nord. Potrebbe essere della partita anche Povegliano, per un Comune di oltre 35 mila abitanti.
L’ipotesi abbracciata dai due sindaci trova l’immediato favore del mondo economico.
Cna Treviso è a favore della fusione tra Spresiano e Villorba annunciata dai sindaci Marco Della Pietra e Francesco Soligo, oggi a mezzo stampa. “Incoraggiamo i sindaci a proseguire in questa direzione – afferma Luciano Gobbo, presidente di CNA mandamento di Treviso -: porterà tangibili benefici ai cittadini e alle imprese dei loro territori”.
Cna guarda da sempre con favore alle fusioni tra Comuni tanto che il tema della loro riorganizzazione è una delle richieste che gli Artigiani inseriscono ad ogni tornata elettorale nei documenti inviati ai candidati. I Comuni in Italia sono 7.901, in Veneto sono 563, in provincia di Treviso 94. “Sono troppi e troppo piccoli per affrontare le sfide del presente – continua Gobbo -: la spesa pro capite, infatti, aumenta al diminuire delle dimensioni del Comune ed è sempre più faticoso assicurare ai cittadini e alle imprese i servizi necessari”.
La stagione del Pnrr ha evidenziato con tutta chiarezza la necessità di avere Comuni con una dimensione tale da poter gestire bandi e finanziamenti complessi.
“Se i nostri enti locali non si riorganizzano attraverso fusioni o altri strumenti di aggregazione, tutta la Marca Trevigiana rischia di perdere opportunità di sviluppo – conclude il presidente di Cna Treviso -. Che queste aggregazioni siano lasciate alla buona volontà dei sindaci, tuttavia, segnala un deficit di governo del territorio: chiediamo agli enti sovraordinati – Stato e Regione – che, nell’ambito delle rispettive competenze, definiscano gli ambiti ottimali per queste aggregazioni, indicazione che i Comuni attendono da anni e che darebbe un’accelerata alla improrogabile riorganizzazione istituzionale”.
Incassano subito il sostegno del Sindacato dei Pensionati della CGIL trevigiana i primi cittadini di Villorba e di Spresiano in merito all’ipotesi di avviare la procedura di fusione tra i due municipi.
“Da anni ormai, da quando si è aperta l’opportunità ai Comuni di fondersi, come Sindacato, da profondi conoscitori delle dinamiche economiche e finanziarie degli enti locali e delle difficoltà che hanno le amministrazioni comunali nel tenere in ordine i conti e parallelamente garantire l’erogazione dei servizi alla cittadinanza, nonché nell’investire in risorse e in infrastrutture per il territorio, abbiamo caldeggiato a intraprendere questi percorsi, in particolare per le realtà di più piccole dimensioni” ha affermato il segretario generale Spi Cgil Treviso Vigilio Biscaro.
“Cogliamo con grande favore, dunque, il matrimonio di intenzioni tra l’amministrazione comunale di Villorba e quella di Spresiano nell’avviare tale percorso, oggi più che mai necessario e imprescindibile - ha sottolineato il leader dei Pensionati della Cgil trevigiana - e per tanto saremo sul territorio per spiegare alle popolazioni che la fusione non va nel senso di una sottrazione identitaria bensì verso la sommatoria più che progressiva degli addendi. Ovvero, tutto da guadagnarci. Auspichiamo che anche altre Amministrazioni del territorio, specialmente quelle che governano i Comuni con un numero di residenti sotto i 10mila, imbocchino la stessa strada”.
Finora, in provincia di Treviso, la strada della fusione è stata percorsa solo da Crespano e Paderno, con la nascita di Pieve del Grappa.