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La storia: il canto di Samuel arriva dal Mozambico a Castelfranco

Dal Mozambico a Castelfranco per studiare canto lirico al Conservatorio di musica Agostino Steffani, fino a diventare il primo mozambicano laureato in un conservatorio italiano. Grazie al progetto Erasmus, lo studente Samuel Manica Junior ha conseguito, pochi giorni fa, la laurea triennale nella città del Giorgione ottenendo un risultato di tutto rispetto: 109/110

Dal Mozambico a Castelfranco per studiare canto lirico al Conservatorio di musica Agostino Steffani, fino a diventare il primo mozambicano laureato in un conservatorio italiano. Grazie al progetto Erasmus, lo studente Samuel Manica Junior ha conseguito, pochi giorni fa, la laurea triennale nella città del Giorgione ottenendo un risultato di tutto rispetto: 109/110.

Ventisette anni, nato a Maputo da una famiglia di fabbri, nove fratelli, Samuel si è avvicinato alla musica classica grazie a un corso di lettura musicale in chiesa. “Era il 2010, mi sono appassionato subito - ha recentemente raccontato alla stampa -. La musica è stata una scoperta. Così, ho proseguito da autodidatta a studiare composizione e nel 2012 sono diventato il maestro del coro della chiesa presbiteriana del Mozambico”. Gli studi da geometra l’hanno, poi, portato nel 2016 all’Università della musica di Maputo, dove ha studiato per tre anni pianoforte. “Nel 2019, c’è stata la possibilità di venire in Erasmus in Italia, al conservatorio Agostino Steffani e mi sono buttato”. Mentre studiava in Italia, Damiano Lazzaron, docente a Castelfranco e coordinatore Erasmus, ha notato la sua voce e lo ha presentato all’insegnante di canto, Enrico Rinaldo.

“E’ tutto iniziato così. Ero arrivato come pianista e direttore di coro, ma la scoperta della voce di tenore mi ha cambiato la vita. Il primo Erasmus è durato 3 mesi, io, poi, ho chiesto di prolungarlo e tornare”. La seconda volta è stata più difficile: neanche il tempo di sbarcare dall’aereo e scatta il lockdown. “Ho passato quei mesi in casa, qui in Italia. Però, dal Conservatorio hanno fatto di tutto per aiutarmi e supportarmi, non facendomi mai sentire solo. Neanche quando, purtroppo, è mancato mio padre ed ero bloccato qui senza poter tornare”.

Terminato l’Erasmus, Samuel aveva preso la sua decisione. “Volevo restare a Castelfranco, ma per ottenere questo avrei dovuto avere una borsa di studio e trovarmi un lavoro”. Così, è riuscito a ottenere un piccolo sostegno economico e ha trovato lavoro al bar San Giorgio, in centro a Castelfranco. “Tutti mi hanno aiutato. Il proprietario della casa in cui sono in affitto è diventato il mio migliore amico. Al bar mi trovo bene, lavoro il pomeriggio perché la mattina ho le lezioni, sono stato davvero fortunato”. Le diversità tra Italia e Mozambico sono moltissime. “Soprattutto in cucina” ha sottolineato.

In due anni ha ottenuto la laurea triennale in canto lirico con 109/110. E ora è deciso a iscriversi al biennio. “Adoro Puccini, all’esame ho portato il duetto di Tosca, è stato bellissimo poterlo cantare. Ora mi piacerebbe tentare l’audizione nel coro dell’Arena di Verona”. Nell’ultimo anno anche Leta, la sua fidanzata, lo ha raggiunto in Italia. “Studia anche lei canto: stiamo cercando di formarci per poter tornare in Mozambico e portare quello che abbiamo imparato qui in Italia”. La famiglia in Mozambico è orgogliosa del percorso di Samuel. “La musica non faceva parte della nostra tradizione famigliare, io sono il decimo figlio, ho scelto di non seguire il lavoro di mio padre e dei miei fratelli e credo si possano realizzare cose molto belle mescolando la tradizione italiana e quella tribale mozambicana. Sono il primo laureato in musica in Italia del Mozambico e voglio ringraziare i miei insegnanti Enrico Rinaldo e Romilda Beraldo, il coordinatore Erasmus Damiano Lazzaron e il direttore Paolo Troncon per tutto quello che hanno fatto per me”. (Francesca Gagno)

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