Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Invecchiamento attivo con il progetto "La prossima età" a Castelfranco
A Castelfranco Veneto sta per arrivare a conclusione il progetto dal quale sono nate due iniziative importanti: la costituzione di un tavolo di lavoro permanente sull'invecchiamento attivo; e poi un corso per "anziani tutor", ossia persone over 65 con il desiderio di mettersi a disposizione in attività di volontariato per la comunità.
Ancora qualche settimana di attività, poi anche il progetto “La prossima età” andrà verso la conclusione e, si auspica, nuove evoluzioni. Ha rappresentato, per Castelfranco, un percorso significativo sul tema dell’invecchiamento attivo, soprattutto perché ha permesso di costruire un modello di riferimento solidale e replicabile. “Grazie ai finanziamenti regionali di bandi specifici, abbiamo potuto realizzare prima «La rete che cura», e poi questo nuovo progetto, che ha realizzato due azioni particolarmente importanti - spiega Valentina Campagnaro, coordinatrice delle attività per conto della cooperativa L’Incontro di Castelfranco -. La prima è stata la costituzione di un tavolo di lavoro permanente sull’invecchiamento attivo, che ha riunito periodicamente tante organizzazioni del territorio impegnate in questo ambito”. Dal Centro servizi alla persona Domenico Sartor alla consulta per la terza età, dall’associazione anziani e pensionati Giorgione a quella Carmen di mutuo aiuto, dai medici di medicina generale al Circolo Noi di Duomo Sa Liberale e Sant’Antonio, e altri ancora: numerose sono le realtà che siedono nel coordinamento e che si confrontano, condividendo bisogni, idee, iniziative, progetti.
“L’azione principale che abbiamo portato avanti nel 2022 è stato un corso per «anziani tutor» - prosegue Campagnaro -. Un percorso pensato per tutte le persone over 65, che desiderano mettersi a disposizione in iniziative di volontariato per la comunità. Con la guida di esperte, sono andati a lavorare su loro stessi per scoprire tutte le esperienze e le qualità che hanno dentro e possono mettere a disposizione degli altri. Anche con semplici gesti”. Circa una ventina di anziani hanno aderito alla proposta, e stanno per rendere operativa la propria disponibilità.
Altre iniziative in calendario ora sono un ciclo di incontri sul benessere per la terza età - la sicurezza in casa, la prevenzione di incidenti domestici, la nutrizione, la mente allenata - e un altro sull’utilizzo di Whatsapp anche con il coinvolgimento della comunità Il Gelso, a partire dal prossimo 27 gennaio.
“La partecipazione a questo progetto complessivo della realtà milanese «Percorsi di secondo welfare» ha aggiunto valore e contribuito a raggiungere l’obiettivo principale che ci eravamo prefissati: realizzare un percorso che rappresenti un modello di comunità che ha a cuore e ha cura dell’invecchiamento attivo della sua popolazione”.
“Questo progetto sta tentando di compiere una sintesi interessante di ciò che significa fare comunità - ha spiegato a un recente convegno sul tema Raffaella Munaretto, vicepresidente della cooperativa L’Incontro -. Tenta di unire e tenere dentro gli elementi di diversità e di antitesi attraverso la relazione di prossimità, attraverso la sperimentazione di una relazione che prevede il riconoscimento reciproco del valore e dell’identità di tutti coloro che fanno la comunità stessa. E’ una sfida grande per un territorio come quello di Castelfranco , che è già articolato di tante sensibilità, iniziative e progettualità rivolte a persone in condizione di fragilità”.
Si cerca, ora, il modo di rendere sostenibile questo processo anche senza il finanziamento regionale.