Innovativo centro per il Parkinson a Vedelago

Due pomeriggi di ritrovo ed attività per persone affette da sindrome di Parkinson e per le loro famiglie. E’ rivolto, in particolare, al territorio di Vedelago, ma si apre all’intera area castellana il nuovo progetto a servizio della comunità, presentato la scorsa settimana nella sede di Asav - Associazione al servizio del volontariato di Vedelago. Vede riunite, insieme, Istituzioni locali e volontariato sociale per organizzare e gestire diverse iniziative: l’attività del progetto sollievo Parkinson, infatti, si svolgerà il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18, nella sede dell’Asav, in via Toniolo 2, e prevede attività di stimolazione cognitiva, yoga, arte-terapia, pet therapy, musicoterapia e altre attività finalizzate al benessere complessivo degli ospiti, con l’aiuto di professionisti e volontari formati.

La gestione dei professionisti, degli ospiti e la formazione dei volontari è in carico alla neuropsicologa Daniela Bobbo, mentre referente Asav del progetto è un volontario, Roberto Magaton, coadiuvato da Danilo Durigon, presidente dell’associazione. Per i residenti a Vedelago, che abbiano difficoltà nel raggiungere la sede, è a disposizione anche un servizio di trasporto da e per il proprio domicilio.

Forte di un’esperienza ventennale come centro sollievo Alzheimer - uno dei primi della provincia -, l’Asav si è, dunque, candidata per l’apertura anche di questo nuovo sollievo Parkinson: dopo un iter di preparazione e formazione durato circa due anni, il programma ha iniziato a operare in via sperimentale già da qualche mese.

“Uno dei motivi d’orgoglio è che questo progetto è frutto di una sinergia pubblico - privato, tra Comune, Regione, Ulss 2 e mondo del volontariato, di cui Asav è un’eccellenza - ha ribadito il sindaco di Vedelago, Giuseppe Romano, accompagnato dalla Giunta e da numerosi consiglieri comunali -. E’ un percorso destinato a un’area vasta, al quale l’Amministrazione comunale continuerà a dare il proprio contributo”. In questo senso, l’assessora Denisse Braccio ha assicurato l’impegno “affinché questo centro, l’unico della Castellana in funzione cinque giorni alla settimana, possa crescere ulteriormente per dare una risposta ancora più puntuale alle richieste di tutto il territorio”.

Del valore per gli ospiti, ma anche per le loro famiglie, ha parlato Anna De Col, responsabile dei centri Sollievo e rappresentante dell’Ulss 2 in quest’ambito, insieme alle colleghe Claudia Bettio e Antonella Musco: “La ricerca va avanti, ma a oggi non esiste ancora una cura per il Parkinson. Possiamo, però, far vivere queste persone con dignità, riconoscendo quello che sono e che continuano a essere”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività portate avanti dall’Asav: l’associazione, conta 70 volontari operativi, segue 10 ospiti con Parkinson e 20 con Alzheimer, per un totale di 30 famiglie. Le ore complessive garantite in un anno dai volontari ammontano a circa 12 mila, pari a 15 dipendenti part-time. “Insieme si va più lontano - ha chiosato il presidente Durigon - continuiamo quindi a fare un pezzo di strada insieme a chi ne ha bisogno”. Una visione di collaborazione sottolineata anche nei messaggi inviati da Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, e da Paola Roma, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 2.