Questo tempo particolare, che ci vuole preparare nella duplice attesa del Natale del Signore e del suo...
Incontro formativo con l’Avis a Fonte
“Vivere con la talassemia è come avere uno zaino sulle spalle, in cui ogni giorno viene inserito un sasso che «pesa» sulla vita quotidiana. Al 15° giorno, grazie alle trasfusioni, lo zaino si svuota e riprendiamo fiato, torniamo alla vita”. Alberto Cattelan, presidente dell’associazione veneta per la lotta alla talassemia, ha spiegato così, a un pubblico attento, che cosa significhi ricevere sangue per chi ha una malattia genetica come la sua. “Senza i donatori io non sarei qui – ha detto –, non avrei una famiglia e un lavoro”. Una testimonianza di vita forte, raccontata a “Tutta la vita è un dono”, incontro organizzato il 17 maggio dall’Avis di Fonte, con le Avis della Pedemontana e dell’Asolano, di Ape-Avis Progresso ematologico, Admo e Aido, con il patrocinio del Comune di Fonte. L’immagine simbolo della serata era un filo rosso, che lega indissolubilmente donatore e ricevente. A portare la propria esperienza di riceventi anche Valentina Semenzin di Volpago del Montello, colpita dalla sindrome di Guillain- Barrè a dicembre del 2022 e salvata dalle plasmaferesi, e Aghate Wakunga, di Paese, malata di drepanocitosi e dipendente dalle trasfusioni (anche fino a 4 sacche ogni due settimane), nonché fondatrice dell’associazione Ushindi sickle cell victory che si propone di avviare in Katanga, Repubblica democratica delCongo, una sorta di Avis di donatori volontari. “Voi mi vedete sorridente, ma la malattia mi procura dolori atroci - ha spiegato -, se continuo a vivere e ho un figlio è solo grazie ai donatori”. Testimonianze preziose, molto emozionanti, che hanno alimentato nel pubblico la consapevolezza di quanto il gesto del dono, per quanto semplice possa sembrare, sia in realtà linfa vitale per chi soffre di malattie del sangue. Matteo Marcon, medico selezionatore Avis nei Centri trasfusionali di Castelfranco e Montebelluna, ha fornito le spiegazioni tecniche sugli aspetti delle donazioni di sangue e derivati. Moderata dai giornalisti Michela Rossato (direttrice Agoravis e vice di Dono&Vita) e Alessandro Comin (del Giornale di Vicenza), la serata è stata ospitata alla fondazione Opera Monte Grappa , presente il suo presidente don Paolo Magoga, donatore di sangue, insieme al presidente di Avis provinciale Treviso, Stefano Pontello, e a una rappresentanza di Avis Montebelluna.