martedì, 17 settembre 2024
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Famiglia di Castelfranco in Trentino per vincere lo spopolamento montano

Samuele e Maria si sono trasferiti, insieme ai tre figli, in una frazione di Canal San Bovo, in Trentino. Hanno partecipato a un bando istituito dalla Provincia di Trento, “Coliving”, strategia messa in atto per rigenerare i piccoli centri montani.

A Caoria (Tn) ci erano stati una ventina d’anni fa, la loro prima uscita insieme da fidanzati; nessuno avrebbe immaginato che ci sarebbero tornati, ma per una scelta di vita. A volte il destino regala delle bellissime storie, come quella di Samuele Tonetto, 41 anni, di San Floriano di Castelfranco, con un impiego alla cooperativa “L’Incontro” di Castelfranco, e Maria Lazzari, 42 anni, di Treville, educatrice nella medesima cooperativa sociale. Due mesi fa Samuele e Maria si sono trasferiti, insieme ai figli Adele (11 anni), Sebastiano (9) e Olivia (6) a Caoria, frazione (212 abitanti) di Canal San Bovo, in Trentino. Il tutto attraverso la partecipazione al bando istituito dalla Provincia di Trento denominato “Coliving”, una strategia messa in atto per rigenerare i piccoli centri montani afflitti dalla piaga dello spopolamento.

Un centinaio di partecipanti da tutta Italia, solo 5 sono risultati idonei; prima la coppia castellana. “Diciamo che da sempre noi siamo appassionati di montagna - ci spiegano Samuele e Maria dalla loro nuova casa - e da sempre volevamo trovare un’occasione per dare una svolta alla nostra vita. Grazie alla pandemia, l’abbiamo trovata”.

Nel 2021 un’amica li informa dell’esistenza di questa progetto della Provincia autonoma di Trento, “Coliving” appunto. “Abbiamo deciso immediatamente e senza pensarci un attimo - spiega la coppia -. Abbiamo compilato tutti gli incartamenti necessari al bando, abbiamo sostenuto dei colloqui e poi ci siamo messi in attesa. Alla fine del 2021è arrivata  la risposta positiva e ora dal 18 giugno abitiamo qui a Caoria, inuno stabile del Comune”. Maria, poi, ha trovato immediatamente lavoro come educatrice a Fiera di Primiero, mentre Samuele non ha fretta: “Qui ci sono innumerevoli offerte di lavoro, non ci sono problemi. Visto che Maria ha già trovato lavoro, io mi prenderò qualche mese per seguire i bambini e il loro inserimento e poi decideremo il da farsi”. La coppia, infatti, ha tre figli che di buon grado hanno accettato il radicale cambiamento: “Certo - spiegano i genitori - anche perché questa scelta l’abbiamo condivisa con la consapevolezza di dare un’opportunità importante proprio a loro”. Infatti, se ci si chiede il perché di una scelta così radicale, Samuele e Maria non hanno dubbi: “Perché qui abbiamo l’opportunità di avere un diverso rapporto con la natura, c’è un ambiente più semplice, familiare e vorremmo anche dire che è più semplice entrare in questa comunità e poi... uscire di casa ed essere già in mezzo al bosco, dà una sensazione di libertà che non ha pari”.

Da poco più di due mesi la coppia castellana è, dunque, a tutti gli effetti parte integrante della nuova comunità: “Non ci chiedono nulla di particolare, se non di cercare di inserirci nella comunità, cioè nelle varie associazioni tipo Pro loco, partecipare alla vita attiva del territorio. Da queste prime settimane, abbiamo notato una bella apertura soprattutto sotto l’aspetto umano”. Un’esperienza da consigliare? “Ma certo, a patto che sia una scelta sentita. Prima bisogna ascoltare i propri bisogni, le proprie esigenze e poi il resto arriva”.

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