Due mulini, per riprendere l’attività si attende il “chiarimento” con il Comune di Castelfranco

Da metà luglio, l’associazione Due mulini di Castelfranco Veneto ha interrotto le proprie iniziative di promozione sociale sul territorio. In un laconico post sulla pagina Facebook il direttivo scrive: “A seguito di reiterate minacce a nostri volontari abbiamo deciso di sospendere tutte le attività fino a data da destinarsi”. Interpellato dal nostro settimanale, il presidente, Claudio Dametto, risponde alle domande con un no comment, almeno finché non ci sarà un incontro con l’Amministrazione comunale di Castelfranco Veneto, che dovrebbe tenersi in queste settimane.

Certo, l’uso delle parole è fondamentale e il direttivo precisa che le iniziative sono sospese, evidentemente auspicando una soluzione condivisa rispetto a quanto accaduto, e che ha portato a questa “forte” decisione, e, dunque, a una celere ripresa. Il centro Due mulini, del resto, è, purtroppo, già stata preso di mira in passato da minacce e atti di vandalismo, soprattutto al parco inclusivo, creato all’esterno della struttura. Una vicenda davvero triste se si pensa alla rilevanza sociale di questo luogo, meta di persone con difficoltà, ma anche punto d’incontro per idee, proposte e cultura. In città la notizia è corsa rapidamente, suscitando forti reazioni.

Proprio nel quartiere, ha trovato “letteralmente” casa il progetto “Buoni amici social street”, per l’autonomia abitativa e l’inclusione di giovani e adulti di Atlantis, ma anche le giostre inclusive per bambini con disabilità e normodotati, primo in Veneto.

Tante le manifestazioni di solidarietà ai volontari dell’associazione Due mulini, anche dalla pagine social: “I valori della cultura e della socialità, promossi dai volontari del centro, sono stati sempre un faro di riferimento per tutti noi. Piena solidarietà all’associazione Due mulini”, scrive Lucia, mentre c’è chi ribadisce: “Tutta la cittadinanza attiva avrebbe il dovere-diritto di unirsi a esprimere solidarietà verso una realtà concreta di inclusione, integrazione e promozione sociale. Un sentito ringraziamento per tutto quello che è stato realizzato in questi anni, nella speranza di una nuova «rinascita», al di là di qualsiasi polemica...”. Sulle pagine dei quotidiani è intervenuto anche Vincenzo Lamberti, per il coordinamento Quartieri e frazioni di Castelfranco, affermando che è inaccettabile dover ricorrere a una simile decisione. Da anni viene chiesta tutela con l’installazione di una videosorveglianza, ma prima per problemi normativi e, recentemente, per problemi tecnici non è stato fatto nulla.

In tanti chiedono, dunque, che l’Amministrazione comunale intervenga in modo deciso e in tempi brevissimi per salvaguardare questo patrimonio sociale.

Francesca Gagno