Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Castelminio e San Marco di Resana: il saluto di don Enrico Cavallin
Tempo di saluti tra don Enrico Cavallin e le parrocchie di San Marco e Castelminio di Resana. La prossima sarà l’ultima settimana della sua presenza nella Collaborazione resanese, mentre si attende la nomina del nuovo parroco. Entrato nel 2016, alla prima esperienza di parroco, don Enrico ha vissuto anni intensi, ricchi di fede, relazioni, iniziative significative, che per metà si sono anche caratterizzati dall’esperienza pandemica.
“E’ stato un tempo bello, forte, impegnativo – riflette oggi – che mi ha permesso di conoscere questa realtà resanese con le proprie caratteristiche e specificità: unita, accogliente, disponibile”. Una comunità ancora vivace, con una fede che, poggiando sulla tradizione, continuamente si rinnova e rivitalizza.
“Abbiamo camminato molto nella dimensione della Collaborazione pastorale con Resana, dentro a tutte le attività pastorali: il catechismo, la Caritas, i gruppi famiglia, i giovani. Un passo alla volta, consapevoli che mettendoci insieme sarebbe stato bello e significativo e che allargare i propri orizzonti può far crescere e portare frutti di bene”. Il fatto che i due parroci, don Enrico e don Denis, vivessero insieme a don Egidio in canonica a Resana ha, senza dubbio, facilitato non solo l’amicizia e la solidarietà tra loro, ma anche il percorso della collaborazione, a cui serve tempo, pazienza e cura. “Questa esperienza, come il Cammino sinodale, rappresentano opportunità per coltivare la propria fede e coinvolgersi nella vita delle nostre comunità” prosegue il parroco di San Marco e Castelminio, ricordando, poi, i numerosi doni ricevuti, “soprattutto la vicinanza e l’amicizia di tante persone che si sono prese a cuore non solo l’attività pastorale ma anche la relazione con me, aiutandomi e sostenendomi anche nei momenti più impegnativi”. Racconta dell’impegno a rilanciare l’attività dei gruppi famiglia in quel territorio, una sfida significativa di questi tempi che ha portato alla partecipata festa di maggio. Ma anche delle tante iniziative con il catechismo e dell’impegno, paziente e perseverante, con i giovani. “Qui ho vissuto davvero la dinamiche del «paese», con le persone che si conoscono da sempre, ma anche con l’arrivo di nuove famiglie. E’ stato un dono grande vedere crescere la fede in alcuni, accompagnare altri nei momenti di difficoltà”.
Durante questi 7 anni da parroco sono state realizzati a San Marco anche importanti lavori di ristrutturazione, nel 2016/2017 dell’esterno della chiesa parrocchiale e nel 2023 del restauro del campanile inaugurato lo scorso 25 aprile. “Ora queste due comunità si apprestano a vivere un passaggio importante: da un lato c’è in noi la gioia di quanto condiviso insieme e forse un po’ il dispiacere di andare a concludere questa esperienza, ma dall’altro la trepidazione per l’attesa della nuova nomina. Castelminio e San Marco sono due parrocchie da sempre guidate da parroci che sentono il bisogno della vicinanza di un pastore”. E, alla fine, rimane la riconoscenza “e la gratitudine per come abbiamo vissuto insieme sette anni, nel confronto e nella comprensione reciproca”.