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Diadora di Caerano, sciopero e presidio dei lavoratori

Sono in agitazione i 32 dipendenti di Dhl Supply Chain, divisione aziendale del DHL Group che si occupa di logistica subentrata lo scorso 1° aprile alla Lognet nella gestione del magazzino.

Sciopero e presidio dei lavoratori stamattina, venerdì 6 settembre, davanti al magazzino Diadora di Caerano San Marco per chiedere migliori condizioni di lavoro e il pagamento di somme arretrate per un totale di circa 246 mila euro. Sono in agitazione i 32 dipendenti di Dhl Supply Chain, divisione aziendale del Dhl Group che si occupa di logistica subentrata lo scorso 1° aprile alla Lognet nella gestione del magazzino. Dhl Supply Chain è subentrata il 1° aprile di quest’anno a Lognet - l’azienda che fino ad allora aveva gestito il magazzino su appalto dato dalla stessa Dhl - nella gestione del magazzino Diadora a Caerano San Marco, internalizzando i 32 lavoratori fino ad allora dipendenti dell’azienda trevigiana. La situazione sembrava dovesse prendere una direzione decisamente positiva, anche in virtù del fatto che DHL, durante gli incontri avuti con le organizzazioni sindacali, ha sempre rassicurato tutti i lavoratori sul fatto che avrebbe garantito il pagamento di tutte le competenze di fine rapporto (ferie, tfr, permessi), qualora Lognet non avesse ottemperato ai suoi obblighi.

“Impegno che ad oggi nessuno ha rispettato - spiega il segretario della Fit Cisl Belluno Treviso Maurizio Fonti - e che ha generato un credito da parte dei lavoratori per un totale di circa 246 mila euro che i lavoratori stanno ancora aspettando”.

Oltre a questo, la Fit sottolinea numerose altre criticità emerse in seguito alla internalizzazione: un importante carico di lavoro con numerose ore di lavoro straordinario che non sono state pagate, il caldo eccessivo all’interno di un magazzino senza alcuna ventilazione, il mancato accordo relativo al premio per il 2024, numerosi errori in busta paga e il rifiuto di versare il contributo aziendale al fondo di previdenza complementare.

“Nonostante questo - commenta Fonti - i lavoratori hanno sempre dato la massima disponibilità a portare sempre a termine il lavoro, ma adesso la pazienza è finita e venerdì sciopereranno per l’intero turno di lavoro riunendosi in un presidio di protesta davanti alla Diadora, per chiedere migliori condizioni di lavoro e il pagamento delle somme arretrate”.

“La vicenda - sottolinea il sindacato in una nota - riporta ancora una volta sotto i riflettori le difficoltà dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto della logistica, settore in crescita costante ma segnato da numerose criticità che riguardano le condizioni di lavoro, le forme di sfruttamento, le tutele ancora carenti, le normative non rispettate dalle aziende, gli appalti e le subforniture”. “Sorprende - sottolinea Fonti - che in questo caso al centro della vicenda ci sia un’azienda leader del settore come Dhl che non sta rispettando gli accordi presi relativamente a lavoratori che ha deciso di internalizzare, quindi di rendere propri dipendenti diretti. Mai avremmo immaginato di arrivare a una situazione del genere con un’azienda di tale importanza, e alla quale una realtà come Diadora ha affidato i servizi logistici e di deposito del proprio magazzino”.

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