Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Computer senza segreti a Silea
Il prossimo 11 marzo partiranno tre corsi di computer e web, organizzati dal Comune di Silea. Sono la seconda iniziativa che il Comune mette in atto per promuovere l’alfabetizzazione digitale. Lo scorso ottobre, infatti, è stato aperto al pubblico il Sile@ Internet Point.
Il prossimo 11 marzo partiranno tre corsi di computer e web, organizzati dal Comune di Silea, gratuiti ed aperti a tutta la popolazione su iscrizione. L’iniziativa, promossa dall’assessore alle Politiche sociali Antonella Cenedese, è stata presentata ai cittadini nel numero di gennaio del giornalino comunale. Tante le adesioni, una cinquantina, che hanno convinto l’Amministrazione comunale a distribuire i partecipanti su tre turni: uno serale, uno pomeridiano ed uno mattutino.
I corsi, presentati ufficialmente lo scorso 21 febbraio al Centro culturale comunale Tamai, sono la seconda iniziativa che il Comune mette in atto per promuovere l’alfabetizzazione digitale. Lo scorso ottobre, infatti, è stato aperto al pubblico il Sile@ Internet Point di via Roma 81 (sempre all’interno del Centro Tamai, aperto martedì dalle 15 alle 19, giovedì dalle 9 alle 13 e sabato dalle 14 alle 18). L’internet point fa parte della rete P3@ Veneti finanziata dalla Regione Veneto con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Al suo interno i cittadini possono utilizzare tre postazioni pc con accesso ad internet, più una postazione riservata ai disabili con attrezzature apposite, previa registrazione.
I corsi di computer si terranno all’interno dell’internet point: “Saranno strutturati in dieci lezioni da qui a fine maggio – spiega Cenedese – e tratteremo diversi argomenti: dai documenti di testo, ai fogli di calcolo, alla navigazione, passando per Skype ed i social network. A tenere i corsi sarò io, coaudiuvata dai volontari del centro, in quanto il Comune non ha risorse. L’obiettivo di queste due iniziative - continua – è quello di alzare il livello di alfabetizzazione digitale dei nostri cittadini. A gennaio, tramite il giornalino del Comune, ho chiesto se c’erano persone che avrebbero avuto il piacere di frequentare un corso di informatica di base. Abbiamo dato due settimane per rispondere e raccolto circa 50 adesioni”. La maggior parte sono donne (75%), il più giovane ha 34 anni mentre il più anziano 79. “Il dato medio – conferma l’assessore – si aggira attorno ai 60 anni, con un 25% di interessati che supera i 70. Per quanto riguarda la frequentazione all’internet point abbiamo avuto 70 iscritti in quattro mesi; ci sono anche degli habitué che vengono qui più di una volta la settimana”.
Uno di questi è Fulvio Bresolin, 74 anni, residente a Silea: “Il Comune sta preparando dei corsi di computer. Io un po’ so usarlo, lo uso da cinque - sei anni e ho fatto anche un corso all’Università della Terza Età, però voglio imparare ad usarlo meglio. Vengo sempre qui all’internet point, navigo, uso facebook e twitter. Su facebook e twitter è difficile orientarsi e quindi mi faccio aiutare. Mi piace molto fare foto ed uso anche photoshop per piccoli ritocchi, inoltre mi piace molto youtube perché si possono scegliere ed ascoltare le canzoni e rivedere spezzoni di trasmissioni”.
Lo staff di volontari dell’internet point e dei corsi di formazione è composto da leve civiche, persone in mobilità e giovani reclutati con bandi della Regione che vengono remunerati al 50% con voucher formativi. A turnarsi sono circa quattro volontari per settimana.
“A frequentare il centro – spiega Chiara Garmignoli, volontaria – sono quasi tutte persone italiane sopra i 50 anni. Vengono qui per navigare nel web ma anche per socializzare. Il Sile@ Internet Point è a tutti gli effetti una forma di aggregazione, un luogo di scambio. A venire più spesso sono le donne; ci sono anche alcuni giovani sotto i 18 anni. Ci sono tre o quattro persone che vengono sempre, imparano ogni volta qualcosa e in questo modo si sentono un po’ più autonomi. Infine, comunicano tramite i social network e si sentono più vicini ad amici e parenti lontani”.