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Cavriè celebra i cento anni della chiesa

Sabato 21 dicembre, un concerto serale valorizza le radici di una storia iniziata 100 anni orsono e che, di recente, si è intersecata con quella di don Edy Savietto, salito in Cielo un anno fa. Venerdì 27 dicembre sera, il vescovo Michele presiederà una messa che ricorderà quella che il 27 dicembre 1924 celebrò il vescovo Andrea Giacinto Longhin, per la consacrazione del tempio

La comunità parrocchiale di Cavriè, accompagnata da quella di Olmi, ha da poco intrapreso un cammino a tappe per celebrare il centenario della costruzione e consacrazione della chiesa.

L’evento d’apertura, il 12 ottobre, è stato gioiosamente animato dai bambini della Scuola d’infanzia. Sabato 21 dicembre, un concerto serale valorizza le radici di una storia iniziata 100 anni orsono e che, di recente, si è intersecata con quella di don Edy Savietto, salito in Cielo un anno fa. Venerdì 27 dicembre sera, il vescovo Michele presiederà una messa che ricorderà quella che il 27 dicembre 1924 celebrò il vescovo Andrea Giacinto Longhin, per la consacrazione del tempio.

Il 14 agosto 1922, la comunità di Cavriè, coordinata dal parroco, don Domenico Nena, dai fabbricieri e dai rappresentanti dei capifamiglia, intraprese la costruzione della nuova chiesa. Quella vecchia, colpita da un proiettile austriaco di grosso calibro, proprio nel giorno dell’Assunta del 1918, fu demolita, poiché troppo danneggiata per poter essere adeguatamente riparata.

L’impresa edile di Antonio e Luigi Pasin condusse il lavoro; ma quasi tutte le famiglie collaborarono, per un totale di duemila giornate di manovalanza gratuita: nel giro di due anni, il tempio venne costruito.

Questo edificio è stato e continua a essere davvero una “casa della comunità”, per un piccolo paese che sta vivendo tutte le significative trasformazioni sociali, economiche, demografiche, religiose che l’intera Italia vive.

Nei decenni successivi si procedette non solo a onerose manutenzioni, ma anche a un abbellimento estetico, grazie ad artisti come Giulio E. Erler, Antonio Michielin, Gian M. Lepscky, Berto Rossato, Toni Benetton. Estetica legata indissolubilmente alla Bibbia, alla Teologia, alla vita sacramentale e liturgica, alla catechesi e alla carità, che fondano e alimentano la fede cristiana; alla personalità di uomini e donne, definiti santi, che hanno dato testimonianza concreta della storia della salvezza proposta dal buon Dio a tutta l’umanità. (Leopoldo Pincin)

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