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Caerano di san Marco, calorosa accoglienza per don Paolo Marconato

Il saluto del parroco: “Sono felice di iniziare il mio cammino fra di voi nel segno dell’avvento del Signore e del suo Natale ormai prossimo. E anche alla vigilia del Giubileo della speranza. Le fatiche, le incertezza e anche i drammi non possono soffocare le parole di Gesù che la liturgia ci affida in questo giorno, «Risollevatevi, alzate il capo, vegliate in ogni momento, pregate». Preghiamo sempre il Signore perché continui a farci dono di tanti segni di fede e di comunione che costituiscono il cuore di una comunità parrocchiale che conserva la sua forte identità, ma si apre alla collaborazione pastorale, alle altre comunità, ma anche alle necessità spirituali e materiali di tanti fratelli lontani”

Accompagnato dal vescovo Michele Tomasi, ha fatto il suo ingresso, sabato 30 pomeriggio, nella parrocchia di Caerano di San Marco, la nuova guida della comunità, don Paolo Marconato. Un caloroso benvenuto è stato espresso dalla sindaca, Francesca Altin e, in un’affollattissima celebrazione, dai Consigli pastorale e per gli Affari economici: “Oggi la nostra comunità è in festa, perché c’è una nuova guida accanto a noi, la accogliamo con gioia come nostro pastore. Si senta uno di noi e fra noi, come padre, come guida, ma anche come fratello. Sarà il segno del Signore fra noi. Ci rimettiamo alla sua guida con rinnovato slancio spirituale e pastorale. Con il suo aiuto cercheremo di vivere in comunione con Dio, tra di noi, uniti nella preghiera e nell’ascolto della parola di Dio”. Nel corso dell’omelia, il vescovo Michele ha sottolineato la felice coincidenza dell’inizio dell’Avvento con l’ingresso di don Paolo: “L’Avvento ci fa guardare sì alla fine dei tempi, ma più al fine dei tempi, all’orizzonte che si allarga a tutta la storia dell’umanità e che fra quattro settimane si concentrerà su un bambino piccolo che entra nella nostra storia, per non uscirne mai più. Accogliamo don Paolo come un dono, davvero siamo insieme popolo di Dio in cammino, siamo insieme corpo di Cristo guidati da Lui. Dio chiede ai suoi presbiteri che la loro vita diventi segno, simbolo. Abbiamo bisogno di questa sacramentalità quotidiana, di toccarlo nelle relazioni, nella vita. Ecco il grazie a tutti i confratelli presbiteri e in particolare a te, oggi, don Paolo. È un dono umanamente impegnativo, ma cristianamente molto significativo, come se adesso questa fatica la mettessi sull’altare e la facessi diventare eucaristia per questa nuova porzione di popolo di Dio che ti è affidata. Mi permetto di rivolgere a questa comunità ciò che san Paolo ha detto alla comunità di Salonicco, «il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore tra di voi e verso tutti»”.

Infine, il ringraziamento di don Paolo: “Sono felice di iniziare il mio cammino fra di voi nel segno dell’avvento del Signore e del suo Natale ormai prossimo. E anche alla vigilia del Giubileo della speranza. Le fatiche, le incertezza e anche i drammi non possono soffocare le parole di Gesù che la liturgia ci affida in questo giorno, «Risollevatevi, alzate il capo, vegliate in ogni momento, pregate». Preghiamo sempre il Signore perché continui a farci dono di tanti segni di fede e di comunione che costituiscono il cuore di una comunità parrocchiale che conserva la sua forte identità, ma si apre alla collaborazione pastorale, alle altre comunità, ma anche alle necessità spirituali e materiali di tanti fratelli lontani”. (Gio.Col.)

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