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Roncade, giovani a custodia del creato al centro Chiavacci

Custodire il Creato è anche lavorare con forbici e rastrelli. E’ quello che ha sperimentato un gruppo di giovani della Collaborazione di Roncade, accompagnati dai loro educatori e dal vicario parrocchiale, don Andrea Toso, nella settimana dal 5 al 10 agosto al centro Chiavacci a Crespano; ragazzi e ragazze che, durante l’anno, si erano interrogati e confrontati sul “servire”, hanno vissuto insieme una settimana di “servizio al Creato e al prossimo”

Custodire il Creato è anche lavorare con forbici e rastrelli. E’ quello che ha sperimentato un gruppo di giovani della Collaborazione di Roncade, accompagnati dai loro educatori e dal vicario parrocchiale, don Andrea Toso, nella settimana dal 5 al 10 agosto al centro Chiavacci a Crespano; ragazzi e ragazze che, durante l’anno, si erano interrogati e confrontati sul “servire”, hanno vissuto insieme una settimana di “servizio al Creato e al prossimo”.

Tre giorni di pulizia, taglio di rovi, estirpando l’edera che soffocava alberi e piante, guidati da chi si occupa quotidianamente della manutenzione e del riordino degli spazi verdi e della flora che circonda il Centro.

Giovani che si sono lasciati coinvolgere dai temi della “salvaguardia del creato” a partire dalla Parola di Dio, dalla Laudato si’ di papa Francesco e da alcuni testi di don Paolo Chiavacci e, soprattutto dal lavorare concretamente, con il caldo e sotto il sole, per rispondere a una richiesta-proposta: mantenere in ordine e bello un ambiente del quale tutti possono godere.

Servizio e cura della natura ma, anche, servizio al prossimo nell’aiutare i volontari della Caritas della Collaborazione Fonte-Paderno il venerdì e nell’ascoltare alcune delle storie dei volontari e di chi sta affrontando un percorso di re-inserimento.

E’ stato molto bello vedere come i ragazzi si siano appassionati e divertiti vivendo insieme, come tante altre volte ma, immersi in una natura che accoglie e dona colori, suoni, profumi, pace e spensieratezza, condividendo alcuni spazi anche con gli altri ospiti del Centro

“Com’è stata questa settimana di «servizio differente»? Cosa vi è piaciuto? Cosa cambiereste perché sia un’esperienza bella anche per altri?”. domande che hanno fatto rivedere il tempo e le attività vissute, trovandovi le bellezze e le opportunità di crescita anche spirituale:

“Ci siamo divertiti, mettendoci in gioco lavorando ma, pur nella fatica, ho condiviso con i miei amici il tempo!”; “Ci aspettavamo qualcosa di diverso e meno pesante fisicamente... è stata comunque una bellissima esperienza: a fine settimana eravamo «distrutti», ma in noi c’era la soddisfazione di aver portato a termine alcune imprese che non avremmo mai pensato di riuscire a fare!”; “Ero in un periodo difficile: questa esperienza ha donato al mio animo molte cose e penso mi abbia aiutato a superare alcune fatiche!”.

Un’altra partecipante ha scritto: “E’ stata un’esperienza produttiva ed assolutamente unica. Il posto è stupendo, tranquillo; aiutare a renderlo migliore e fare manutenzione è stata un’ottima occasione per apprezzare il lavoro di tutti imparando ad aiutarsi a vicenda”. (S.N.)

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