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Villorba: “soccorso digitale” con gli studenti del Planck

Riparte il progetto “Punto di soccorso digitale” che vede impegnati 50 studenti in 5 Comuni diversi (Villorba, Carbonera, Maserada, Spresiano e Treviso). Questi ragazzi e ragazze, inseriti anche nel percorso scolastico del Pcto, si impegnano nel dare supporto agli anziani nell’utilizzo delle tecnologie, del pc o dello smartphone. L’accesso ai “Punti di soccorso digitali” sarà libero e gratuito

L’istituto Max Planck di Villorba ha fatto ripartire, nelle ultime settimane, il progetto “Punto di soccorso digitale” che vede impegnati 50 studenti in 5 Comuni diversi (Villorba, Carbonera, Maserada, Spresiano e Treviso). Questi ragazzi e ragazze, inseriti anche nel percorso scolastico del Pcto, si impegnano nel dare supporto agli anziani nell’utilizzo delle tecnologie, del pc o dello smartphone. L’accesso ai “Punti di soccorso digitali” sarà libero e gratuito.

Questo progetto nacque anni fa, nel solo Comune di Villorba, in via sperimentale: alcuni studenti del Planck, all’interno dello Spazio giovani all’ex Montfort, a Carità, si resero disponibili ad aiutare gli anziani, o altri residenti in difficoltà con l’utilizzo delle tecnologie. Si insegnava come scaricare referti medici, fare lo Spid, effettuare altre procedure telematiche, ma semplicemente anche far conoscere e utilizzare al meglio il proprio pc o smartphone. La sperimentazione venne formalizzata due anni fa, in un progetto che coinvolge ancora oggi il Comune di Villorba e che ha portato, ora, il “Punto di soccorso digitale” anche oltre i confini comunali. Quest’anno si svolgerà, quindi, quella che sarà la terza edizione, la quale ha ottenuto il patrocinio da Regione del Veneto e Provincia di Treviso, ma anche il supporto dall’associazione Vivere insieme odv

I punti di soccorso digitali sono, dunque, divenuti cinque: oltre a Villorba e Spresiano, infatti, ci saranno nuovi sportelli digitali a Carbonera, Maserada sul Piave e Treviso. A rendere possibile questa fruttuosa collaborazione è l’impegno di ragazzi e ragazze del terzo anno del Max Planck di Villorba, dell’indirizzo “Liceo scientifico Scienze applicate”. Saranno loro, infatti, a presidiare i punti di soccorso digitale, fornendo aiuto a coloro che lo chiederanno, diventando la colonna portante di questo progetto. Questo programma di alternanza scuola lavoro è, quindi, un ottimo esempio di come poter avvicinare i più anziani ai giovani di oggi, per rafforzare anche un dialogo tra generazioni che in questo periodo storico non è più così solido.

Conferma Edi Barisotto, dirigente scolastico del Max Planck: “Il progetto «Punto di soccorso digitale» fa riferimento a una modalità di applicazione dei percorsi Pcto, denominata «service learning» che unisce il Service, ovvero le azioni solidali e il volontariato per la comunità, e il Learning, cioè l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche, sociali e didattiche, in modo che gli allievi possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità. L’azione di soccorso digitale non solo promuove la cittadinanza, ma richiede agli studenti di compiere concrete azioni solidali nei confronti della comunità in cui si trovano a operare. Durante questa esperienza, che integra apprendimento e servizio, gli studenti mettono alla prova in contesti reali le competenze previste dal loro curriculum scolastico”.

Anche il sindaco di Villorba Francesco Soligo commenta questa iniziativa: “Per noi è una grande soddisfazione poter proseguire questo progetto. Si tratta di un servizio importante in cui diamo un assistenza ai cittadini in difficoltà con l’uso delle tecnologie, dando, al tempo stesso, ai giovani studenti del Planck, l’opportunità di testare le proprie capacità impegnandosi in un’attività di pubblica utilità. E’ anche questo un modo per dare ai giovani uno spazio di esprimersi in maniera positiva. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno condiviso questo progetto”.

Nell’ambito dell’iniziativa, partirà a breve anche un corso di informatica rivolto alla cittadinanza, mentre un secondo corso sarà svolto la prossima primavera, il tutto grazie all’associazione Vivere-insieme.

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