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Apre a Ponzano la "biblioteca robot" accessibile a tutti

Apre oggi a Paderno di Ponzano Veneto la prima Biblioteca Robot, con lo scopo di creare per gli alunni della biblioteca della scuola di Paderno uno spazio inclusivo dedicato alla lettura. La struttura si è arricchita negli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 di moltissimi libri ad alta leggibilità e a tema interculturale.

Apre oggi a Paderno di Ponzano Veneto la prima Biblioteca Robot, con lo scopo di creare per gli alunni della biblioteca della scuola di Paderno uno spazio inclusivo dedicato alla lettura. La struttura si è arricchita negli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 di moltissimi libri ad alta leggibilità e a tema interculturale, acquistati grazie alle generose donazioni dei genitori e a quelle che l'insegnante Arianna Bidoli ha raccolto dalla vendita del suo libro di poesie "Fiori di Vetro, la poesia come salvezza" (2013, Piazza editore).

Il progetto Biblioteca Robot è partito qualche tempo fa proprio dall'insegnante Bidoli, che ha ricevuto l'immediato sostegno dalla professoressa Michela Mosole, referente nel plesso di Paderno per l'intercultura, e dell'allora preside professoressa Pol. Con lo stesso entusiasmo di chi l'ha preceduta, l'attuale preside dott.ssa Rizzo ha voluto fortemente dare continuità all'idea, che trova compimento oggi nell'inaugurazione ufficiale alla presenza delle istituzioni cittadine, della stessa preside e del corpo insegnanti del plesso, degli alunni della scuola e dei loro genitori.  

«Leggere è un diritto di tutti ed è essenziale per lo sviluppo della capacità critica, per diventare cittadini consapevoli e per il successo del progetto di vita di ciascuno - spiega la professoressa Bidoli -  Purtroppo per qualcuno però leggere è un'attività estremamente difficile, un libro può rappresentare un ostacolo insopportabile, e per un insegnante vedere alcuni suoi alunni "odiare la lettura" perché inaccessibile a loro è qualcosa di inconcepibile. Le maestre del plesso di Paderno si sono mobilitate per superare questi ostacoli, e insieme ai genitori hanno dato vita ad un piccolo miracolo.

Si parla di accessibilità oggi ad ogni livello, e mi sembrava assolutamente ingiusto che ad essere inaccessibile per il 10% della popolazione scolastica fosse proprio la lettura, attraverso la quale avviene gran parte della conoscenza, e la conoscenza rende liberi e consapevoli delle proprie scelte di vita. Perciò, grazie alla mia esperienza professionale con tre alunni dsa (disturbo specifico dell'apprendimento), sono venuta anni fa a conoscenza della letteratura a lettura facilitata, e lì mi si è aperto un mondo: da allora, ogni giorno con le mie colleghe cerco di dare forma e sostanza a percorsi scolastici significativi per tutti i nostri alunni.

Includere significa riconoscere a tutti il diritto ad essere diversi: la diversità è una ricchezza e le difficoltà vanno superate insieme, da qui il passo ad aprire il progetto all'intercultura è stato breve, la nostra è una biblioteca inclusiva a 360 gradi, anche grazie alle famiglie che hanno creduto in questo progetto e lo hanno sostenuto attraverso tante donazioni. La sensibilità che sta alla base della Biblioteca Robot è grande e tutte le parti coinvolte - insegnanti, presidi, genitori, istituzioni - hanno dato il loro prezioso contributo. Grazie a tutti, siamo l'esempio che chi fa gioco di squadra vince».

«L'augurio è che il territorio si riempia di altre Biblioteche Robot. Con l'insegnante Bidoli stiamo già creandone un'altra presso la biblioteca comunale di Ponzano - rivela l'assessore alla pubblica istruzione Renzo Trevisin - Insomma, non finisce qui e se ci credi tutto è possibile, anche leggere un bellissimo libro».

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